Sidigas, i “premi” promessi e un lodo che rende il mercato virtuale

de cesare gianandrea

Virtuali, ma ci sono.

Le trattative per rinforzare un roster che perde pezzi a causa di infortuni sono al momento bloccate dai contenziosi aperti in Federazione.

E la sosta per le nazionali sembra giungere proprio in tempo per sistemare la situazione e ripartite.

Di certo la lentezza nell’intervenire (Costello è fermo già da diverse settimane).

Un aspetto evidenziato anche nella gestione calcistica, e una coperta troppo corta sono aspetti che non si addicono a una squadra che intende lottare per posizioni di vertice ed è inoltre impegnata su più fronti.

ACQUISTI?

Diversi i nomi sul taccuino del diesse Alberani.

Il centro statunitense, con cittadinanza nigeriana, Mbakwe (già contattato nel luglio 2017 e poi soffiato da Torino, rapida e concreta nella trattativa), tagliato dal Riesen, avversario della Scandone in Champions

Ojars Silins, reduce da una stagione poco esaltante a Trento, ora è a Trieste e tornerebbe di corsa in massima serie.

Oltre a Silins, nel ruolo di “4”, è nuovamente accostato al club biancoverde Siim Sander Vene, più volte trattato da Alberani: già in Italia con Reggio Emilia e Varese, ora è con gli spagnoli del Manresa, e un suo ritorno nel campionato italiano sarebbe prioritario.

TUTTO FERMO

Trattative al momento congelate per via dei contenziosi in atto con procuratori e atleti, oltre che per il lodo presentato da Rich (miglior giocatore della A nella passata stagione e ora al Besiktas, in Turchia) prossimo a diventare esecutivo dopo che lo stesso cestista, circa un mese fa, aveva informato la società in via ufficiale e anche attraverso i social:

«Il mio accordo con Avellino prevedeva che una parte del compenso annuale fosse inquadrato in un sistema di bonus delle prestazioni. La società ha omesso di pagare come concordato parti significative di questo accordo. Parlando con i miei ex compagni di squadra decidemmo di inviare una lettera a De Cesare da parte di tutti i giocatori che richiedono i loro compensi con l’auspicio di trovare una soluzione».

SILENZIO

Da allora nessuna risposta, nessuna smentita, soltanto un commento di Alberani che non si diceva preoccupato perché nulla era (ancora) ufficiale.

Molti tifosi si interrogano: perché accade ciò?

Come è possibile che una società solida e brillante, in crescita, gestita dall’ing. De Cesare in maniera abbagliante non possa coprire questi costi di gestione ampiamente in bilancio?

E perché concordare tanti premi se poi non riescono a corrisponderli?

SOLDI

Oggi lo schema retributivo della società sembra essere cambiato.

Fino alla scorsa stagione ogni atleta o tesserato (dunque non soltanto gli atleti) aveva una base salariale piuttosto ristretta con un’importante espansione del compenso attraverso questi premi, fino a coprire circa un terzo della somma totale.

Una premialità diffusa, in grado di coprire anche i dipendenti, gli amministrativi, elargita in seguito a singole vittorie o a traguardi tagliati a stagione in corso o al termine della stessa.

CALCIO

Un modus operandi utilizzato ampiamente anche nel Calcio Avellino e che ha l’obiettivo di premiare, appunto, con una somma di denaro, il buon lavoro svolto dalla squadra e dal gruppo che lavora dietro le quinte.

Sicuramente allettante e stimolante, peccato poi non rispettare sempre queste promesse, come testimoniato dai ricorsi, divenuti poi lodi esecutivi.

CREDITORI

Oltre a Rich, anche capitan Leunen (oggi alla Fortitudo Bologna in A2), rappresentati dallo stesso agente, ha avviato il lodo arbitrale al Bat, a cui peraltro l’agenzia americana in questione non aveva mai fatto ricorso.

Questi si aggiungono a Fesenko (ritornato al Dnipro), a Wells (con Oklahoma City Blue) e Shane Lawal. Situazioni che andranno a sentenza esecutiva tra qualche mese.

I ricorrenti si sono rivolti alla Federazione Italiana dove c’è la sentenza che blocca il mercato della Sidigas: è quella favorevole alla Tangram Sports l’agenzia, tra gli altri, di Shane Lawal.

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