Avellino, in attesa della metropolitana leggera, c’è la soluzione: ventuno taxi

La metropolitana leggera ad Avellino: storia infinita la cui conclusione non è imminente.

Se non fosse per quei pali che impediscono a carrozzine per disabili e per bambini di frequentare i marciapiedi, oppure impedire ad alcuni cittadini di affacciarsi dai balconi, l’ennesima opera incompiuta sarebbe stata dimenticata.

In attesa che la “filovia” (chissà perchè,  ribattezzata “metropolitana leggera”) possa svolgere il proprio servizio pubblico, ecco la soluzione.

L’ex Assessore Sarno si sta dando da fare per ottenere l’approvazione del regolamento Taxi e Noleggio con conducente.

Si è pure impettita dicendo: «Stiamo creando 21 posti di lavoro, senza nessuna spesa».

Sicuramente è così per il Comune.

Non altrettanto per i tassisti e per i cittadini.

I primi dovranno attrezzarsi con un mezzo adeguato e costoso, che chissà quando riusciranno ad ammortizzare e poi cominciare a guadagnare.

I secondi, ovvero gli avellinesi, potranno fruire di un servizio moderno e veloce i cui costi sono indubbiamente più elevati della “filovia”.

Ventuno nuove licenze di taxi.

Ma è stata fatta una ricerca di mercato per verificare la potenziale clientela per tanti mezzi di trasporto?

Quanti cittadini utilizzeranno il taxi?

E quanti sono gli imprenditori interessati a ottenere la licenza?

E poi, dove stazioneranno questi mezzi?

La moda degli annunci prosegue.

Come quelli del Ferragosto, del Natale, dell’anti-inquinamento, della mensa scolastica, ovvero del “dire senza fare”.

 

SPOT