Vallo Lauro, GdF scopre cimitero di pneumatici

Vallo Lauro, GdF scopre cimitero di pneumatici

Nella mattinata di oggi gli uomini della Guardia di Finanza della Brigata di Baiano, agli ordini del maresciallo aiutante Marcello Daniele, hanno posto sotto sequestro due siti boschivi dove, in totale illegalità, erano stati disseminati migliaia di pneumatici usati. Le due aree boschive interessate dal sequestro, localizzate a seguito di un’attenta ricerca informativa sviluppata sulla scorta delle notizie acquisite in occasione delle analoghe attività, si trovavano tra i comuni di Taurano (AV) e di Moschiano (AV), nello scenario incontaminato delle montagne del vallo di Lauro.
Una volta circoscritta la zona delle ricerche e dopo aver opportunamente rilevato presso l’Agenzia del Territorio i riferimenti catastali, i militari hanno deciso di accedere, contestualmente, presso i due fondi boschivi: all’atto dell’accesso, nello scenario incontaminato di una zona verde ricca di flora e fauna, i militari si sono trovati dinnanzi a diversi materiali di risulta ma, principalmente ad un numero impressionante di pneumatici usati: circa 7.000 “copertoni” infatti, invece di esser destinati alla specifica procedura finalizzata ad un loro corretto smaltimento, erano stati abbandonati sulla nuda terra, in dispregio a tutta la normativa a tutela dell’ambiente.
L’abbandono, inoltre, si connotava di valenze di maggiore pericolosità in relazione alla presenza, in uno dei due fondi boschivi, di un canale di scolo delle acque di montagna: i pneumatici abbandonati venivano a creare in esso una vera e propria “diga”, di particolare rilevanza per i possibili problemi idrogeologici a danno delle vicine abitazioni, a valle, del comune di Moschiano in caso di abbondanti precipitazioni.
In considerazione del notevole dislivello dei fondi rispetto al ciglio della limitrofa strada provinciale, la prima ipotesi operativa formulata al riguardo lasciava immaginare come i “copertoni” potessero esser stati ivi abbandonati direttamente al camion che, magari nottetempo, si recavano nella zona appositamente per scaricarvi interi carichi di pneumatici usati, invece di adottare per essi le più costose procedure di smaltimento.
Dopo aver proceduto al sequestro di due fondi ed alla delimitazione delle aree adibite a discarica, rilevatesi di un’estensione pari a circa 3.800 metri quadri, i rilievi esperiti permettevano di risalire ai due proprietari dei fondi nei cui confronti, identificati per tale P.N. (di anni 51) ed in tale M.A. (di anni 36), non poteva non scattare la denuncia a piede libero all’autorità giudiziaria ai sensi delle disposizioni di legge previste dal Testo Unico sull’Ambiente.

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