La seconda ondata Covid frena la ripresa dell’economia europea

Dopo il marcato aumento nel terzo trimestre, nell’area dell’euro l’attività economica è attesa diminuire nel quarto, condizionata dall’emergenza sanitaria e dalle nuove misure di contenimento della diffusione del Covid. Così l’Euro zone economic outlook realizzato da Ifo, Istat e Kof.
L’inflazione annuale si attesterà su livelli decisamente contenuti per poi accelerare progressivamente a partire dal primo trimestre del 2021.
Il quadro previsivo è caratterizzato da una elevata incertezza, con rischi sia al rialzo sia al ribasso, legati, all’evoluzione della pandemia, alla tempistica dell’introduzione dei vaccini e all’atteso impatto dei fondi previsti dal piano Next Generation.
Nel terzo trimestre, il Pil dell’area dell’euro, dopo la flessione senza precedenti della prima metà del 2020, ha registrato una crescita più sostenuta di quanto previsto. Da maggio, il graduale allentamento delle misure di chiusura delle attività ha favorito la ripresa dell’economica: in T3 il Pil è aumentato del 12,5% (-11,7% nel secondo trimestre) pur rimanendo del 4,4% inferiore ai livelli registrati in T4 2019. Così l’Euro zone economic outlook realizzato da Ifo, Istat e Kof.Le nuove misure di contenimento implementate da novembre dai Paesi, hanno determinato un rallentamento dell’attività economica. L’indicatore del clima economico (ESI) è nuovamente diminuito a novembre, rimanendo nettamente al di sotto della sua media di lungo termine. Il calo della fiducia ha riguardato sia i consumatori sia le imprese e in particolare quelle dei servizi e del commercio al dettaglio mentre per il settore manifatturiero la riduzione è stata più lieve.

Francesco Pizzigallo

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