“300 mila euro e ti ripesco”. Parola di Macalli

“300 mila euro e ti ripesco”. Parola di Macalli

Non finisce mai di stupire il Macalli pensiero. Il presidente della Lega Pro (da tempo avrebbe dovuto abbandonare il panorama del calcio italiano) prima dice che non vuole i ripescaggi, poi parla di alternative (simili ad estorsioni) chiamato in causa dal sito Datasport. “C’è stato da parte della Federazione un orientamento a non procedere ai ripescaggi. Noi ci saremmo adattati ma, come tutti sanno, il format dei nostri campionati prevede cinque gironi a diciotto squadre per girone quindi novanta squadre. I ripescaggi si possono anche fare, anzi, facciamoli, ma devono essere pagati, diciamo una cifra di 300mila euro a fondo perduto che vanno alla Lega che decide poi come utilizzarne al meglio. Quanto alle fidejussioni credo che si possa tornare a ripristinarle ma è più utile stabilire un conto corrente dedicato dove passano tutti i bonifici delle società per i versamenti Irpef e fondo fine carriera in modo da poterlo controllare con periodicità almeno bimestrale Chi non è in regola prende subito dei punti di penalità”.
Sulla mutualità Macalli è fermissimo: “Alle mie società devo rendere conto e voglio farlo come sempre a testa alta e senza dover nascondere nulla. I soldi arriveranno tutti e nessuno ci potrà privare di nulla perchè a dispetto di una crisi e delle difficoltà che tutti sappiamo c’è ancora voglia di non mollare e mai come in questi momenti chi sa fare il passo secondo la gamba riesce ad andare avanti e ripartire”. Sarà una scusa per gestire quanti più fondi possibili?

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