“Sinistra ecologia libertà, luogo di partecipazione politica”

“Sinistra ecologia libertà, luogo di partecipazione politica”
“Il movimento Sinistra ecologia e Libertà, che sta per diventare un partito, è nato per includere tutta la sinistra e favorire la partecipazione. SeL è un luogo di partecipazione politica e i suoi organismi devono essere conseguenti a questa scelta”. Lo afferma in una nota Giuseppina Buscaino di Sin…

“Sinistra ecologia libertà, luogo di partecipazione politica”

“Il movimento Sinistra ecologia e Libertà, che sta per diventare un partito, è nato per includere tutta la sinistra e favorire la partecipazione. SeL è un luogo di partecipazione politica e i suoi organismi devono essere conseguenti a questa scelta”. Lo afferma in una nota Giuseppina Buscaino di Sinistra ecologia e Libertà. “Bisogna aprirsi di più al mondo esterno, – continua la Buscaino – a chi non viene dalla politica e queste persone devono contare. Dobbiamo essere in grado di parlare al popolo della sinistra. La sinistra ha ancora le sue ragioni, che non sono demodè come alcuni pensano. Non è mai demodè pensare che ci sono dei settori che devono rimanere di tutti e sotto il pubblico controllo. Non è “roba vecchia” ma necessità per un futuro migliore. Per esempio, affermare che l’acqua è necessaria alla vita e non può essere commercializzata, non è “roba vecchia” ma significa tutelare i diritti della comunità e dei più poveri. Non vogliamo che nessuno venga privato del diritto all’acqua. Non volgiamo che l’Italia si adegui a Zingonia in provincia di Bergamo, dove 150 famiglie di migranti sono rimaste senza acqua, perché non ce la facevano a pagare le bollette. Vogliamo che a Zingonia e dovunque in Italia, tutti abbiano diritto alla vita – senza acqua non c’è vita. Non vogliamo il nucleare che danneggia gravemente la salute. Vogliamo energia da fonti rinnovabili. Nichi Vendola ci ha dimostrato che ciò è possibile. Noi siamo la forza del cambiamento, della trasformazione della società, siamo quelli che lottano per renderla più compatibile con l’uomo e con l’ambiente. Per operare questo cambiamento noi di SeL dobbiamo abbandonare l’attaccamento al nostro gruppo di provenienza (fra l’altro, nell’assemblea del 20di dicembre 2008, si sono sciolti tutti i gruppi che componevano SeL e adesso esiste solo SeL). SeL è nata con il preciso scopo di unire la sinistra ese qualche compagno ha la tentazione di conservare il vecchio gruppo, sbaglia perché danneggia molto SeL, le taglia le ali. Per descrivere questa situazione faccio riferimento al bambino che è legato alla madre. Se il bambino resterà sempre legato alla mamma non crescerà mai e non potrà conoscere il mondo, le sue opportunità, le sue avversità. Non potrà spiccare il volo e fare conquiste. Sel ha grandissime potenzialità, non tagliamogli le ali per un affezione esagerata al nostro gruppo di provenienza. Si dice che partire è un po’ morire. Il viaggio presuppone la capacità di accettare di perdere i soliti punti di riferimento,chiede di guardare al nuovo,ci chiede di lasciare a casa le abitudini consolidate, insomma ci invita ad incontrare l’ignoto,l’imprevisto. Partiamo. La sfida è aperta, dobbiamo esserne all’altezza”.

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