Avellino-Crotone, Patierno: «Manca solo la ciliegina sulla torta»

Avellino-Crotone, Patierno: «»
Credit: Sandro Montefusco

PATIERNO DOPO AVELLINO-CROTONE –  Successo fondamentale per l’Avellino di Cosimo Patierno che vince contro il Crotone e si aggiudica il secondo posto in classifica. Queste le parole del bomber biancoverde nel post-gara.

Avellino-Crotone, le parole di Cosimo Patierno

UN PRIMO BILANCIO STAGIONALE – «Sono contento ed emozionato. Fare tutto questo in una piazza come Avellino è bellissimo. Sono contento della scelta che ho fatto ad inizio stagione. Segnare 20 gol in questa piazza non è semplice. Oggi posso dire di avercela fatta anche grazie alla squadra».

I RIMPIATI DELLA CARRIERA – «Non sono salito su un treno giusto. A volte sono stato poco maturo e ho fatto scelte sbagliate. Sono contento di quello che ho fatto, ma sono consapevole che avrei potuto fare qualcosa in più».

L’ESULTANZA E IL LEGAME CON LA PIAZZA – «Avellino devo ringraziarla. È la prima piazza importante per me ed era quello che volevo. Per me Avellino è come giocare in Serie B. Ho dato delle risposte anche a persone che non credeva in me. Mi sono preso le critiche, soffrendo in silenzio, ma alla fine ho dato risposte positive. Ho già accantonato tutto perché manca la ciliegina sulla torta che è l’obiettivo della squadra».

IL RIGORE – «Come i portieri studiano gli attaccanti, io studio i portieri. Ero convito andasse a sinistra e sono andato molto tranquillo».

LA SERIE B – «Pensiamo un po’ alla volta, poi penseremo a questo mini torneo».

PROBABILE SLITTAMENTO CAUSA TARANTO – «Non cambia tanto perché abbiamo una rosa ampia. C’è competizione tra noi. Oggi non serve più l’obiettivo personale, bisogna pensare solo all’obiettivo di squadra».

IL RECORD DI GOL CONDIVISO CON MURANO – «Se penso che a gennaio ero a 5 go e Jacopo a 15 era impensabile tutto ciò. Ho fatto qualcosa di impensabile».

LA DEDICA – «È venuto un pullman da Bitonto. I miei amici mi sono stati vicini in questa partita così delicata. Sono contento per le mie figlie che sono entrate con me in campo».

IL RAPPORTO CON IL GRUPPO SQUADRA – «Non li dimenticherò mai perché se oggi sono capocannoniere è grazie a loro. Mi sento un giocatore importante per loro».

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