Corsi Protezione Civile a scuola: si parte il 27 febbraio

Corsi Protezione Civile a scuola: si parte il 27 febbraio
Un corso di informazione e di educazione sulla Protezione civile nelle scuole primarie di Atripalda, per le classi IV e V elementari. E’ stato organizzato dal corpo di Polizia Municipale, dalla Misericordia di Atripalda e dal Corpo di Protezione civile comunale e partirà sabato 27 febbraio nell’a…

Corsi Protezione Civile a scuola: si parte il 27 febbraio

Un corso di informazione e di educazione sulla Protezione civile nelle scuole primarie di Atripalda, per le classi IV e V elementari. E’ stato organizzato dal corpo di Polizia Municipale, dalla Misericordia di Atripalda e dal Corpo di Protezione civile comunale e partirà sabato 27 febbraio nell’auditorium della scuola elementare De Amicis di via Roma. Alle ore 9,30 ci sarà l’incontro con il Sindaco Aldo Laurenzano, l’assessore delegato alla Protezione civile Maurizio De Vinco, il presidente della Misericordia Enzo Aquino, i volontari dei due corpi e gli agenti di Polizia Municipale. Nel primo giorno sarà presentato il progetto “Codice Rosso” e, a seguire, sarà proiettato il film “Il ricordo di ieri, la solidarietà e il volontariato della città verso la popolazione dell’Abruzzo”. Il programma prevede poi tre lezioni specifiche e un esame finale con quiz a cui seguirà una prova di evacuazione. I volontari illustreranno agli studenti il “comportamento” da seguire nei primi momenti dopo l’evento di emergenza, in modo che ognuno sappia come comportarsi per ridurre al minimo io disagi e i rischi per la propria incolumità. «Si tratta di un’iniziativa di fondamentale importanza per la nostra cittadina – spiega il sindaco – il compito degli amministratori è proprio quello di offrire strumenti e conoscenze ai cittadini e alle giovani generazioni per affrontare possibili situazioni di emergenza, come terremoti, alluvioni e dissesti idrogeologici». Molto soddisfatto anche l’assessore delegato Maurizio De Vinco: «Voglio sottolineare il grande lavoro che è stato svolto da vigili urbani, Misericordia e Protezione civile per preparare questo corso che segue l’approvazione del Pec (Piano di Emergenza Comunale), strumento fondamentale di formazione per affrontare al meglio le emergenze e le calamità del nostro territorio. Faccio i migliori auguri, quindi, ai volontari che stanno dimostrando tutto il loro valore, grazie all’impegno, alla dedizione e, ovviamente, al lavoro quotidiano. Ringrazio personalmente gli agenti di Polizia Municipale Carmine D’Agostino, Soccorso De Pascale, Sabino Picone e Nazareno Polcaro, il coordinatore della Protezione civile atripaldese Antonio Quatrano e il Presidente della Misericordia Enzo Aquino». «Nessuna fuga del personale dal Comune di Atripalda», così l’assessore delegato al Personale Elio Di Pietro che ha voluto precisare alcuni punti in relazione alla domanda di mobilità esterna, presentata da alcuni dipendenti del Comune di Atripalda, in risposta ad una richiesta di personale del Tribunale di Avellino, inviata a tutti i comuni della provincia, alle Prefetture e alle Asl territoriali. Assessore Di Pietro, perché alcuni dipendenti comunali hanno fatto richiesta di avvalersi dell’istituto della mobilità esterna? Si tratta di una richiesta del Tribunale di Avellino per coprire la vacanza in pianta organica di circa venticinque unità, distribuite per varie qualifiche. Questa richiesta è stata indirizzata al Presidente della Provincia di Avellino e ai sindaci del circondario oltre che al Direttore generale dell’Asl Avellino, quindi è stata estesa a tutti i dipendenti pubblici della provincia che hanno risposto in massa. Anche alcuni nostri dipendenti hanno ritenuto opportuno partecipare a questa selezione. Quindi, sono migliaia i pretendenti e soltanto venticinque i posti a disposizione, altro che fuga dal Comune. Quali sono, allora, i motivi che hanno spinto i dipendenti ad aderire a questa richiesta? Probabilmente questi pochi dipendenti hanno intravisto nella possibilità offerta dal Tribunale di Avellino, un consistente miglioramento da un punto di vista economico. Passerebbero, infatti, da un contratto degli Enti locali ad uno statale e quindi beneficerebbero dei connessi vantaggi.

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