Concia, a Milano i conciatori incontrano Rotondi

Concia, a Milano i conciatori incontrano Rotondi
Crisi e concia, se ne parlerà nell’ambito di un incontro in programma a Milano per il prossimo cinque ottobre. L’esponente del governo Berlusconi presenzierà ottobre alla riunione del board nazionale dei conciatori italiani. L’assemblea rappresenta un momento di confronto fra gli operatori per fare …

Concia, a Milano i conciatori incontrano Rotondi

Crisi e concia, se ne parlerà nell’ambito di un incontro in programma a Milano per il prossimo cinque ottobre. L’esponente del governo Berlusconi presenzierà ottobre alla riunione del board nazionale dei conciatori italiani. L’assemblea rappresenta un momento di confronto fra gli operatori per fare il punto della situazione sullo “stato di salute” del comparto conciario. Gianfranco Rotondi aveva ricevuto l’8 luglio scorso sindacati ed imprenditori per esaminare la situazione e le conseguenti strategie da percorrere. Ora nella Sala Conferenze Unic (l’associazione nazionale conciaria) ministro e imprenditori affronteranno temi specifici e determinanti per il futuro del settore, che produce per 4,8 miliardi di fatturato e 3,3 miliardi di export, è leader internazionale con il 67% del prodotto europeo ed il 18% mondiale. Articolato l’elenco delle questioni che saranno affrontate con il responsabile del dicastero per l’attuazione del programma: il protezionismo delle materie prime (pelli grezze e wet blue) sottrae al mercato libero il 50% delle risorse e va combattuto con la “reciprocità” di dazi e regole di accesso; il made in Italy deve esigere che le pelli di cui è fatto il bene di consumo, a cui esse conferiscono un altissimo valore aggiunto, siano italiane; l’attività del centro sperimentale pubblico, che le concerie finanziano con contributi obbligatori, deve essere liberalizzata per migliorare la ricerca scientifica e per sviluppare una corretta comunicazione ai consumatori di articoli in pelle; la contraffazione può essere combattuta con la revisione della legge (n. 1112 del 1966) sull’uso dei nomi “pelle/cuoio” e con la tutela dei marchi “vera pelle” e “vero cuoio”; il primato della conceria italiana esiste anche nella responsabilità ambientale e sociale, come dimostra il suo Report annuale sullo stato dell’impatto sul territorio e sulle popolazioni; ma i gestori degli impianti di depurazione, tratti dalle amministrazioni locali, devono essere richiamati ad una tariffazione coerente con le logiche di mercato; l’inaridimento del credito può essere attenuato con il rafforzamento delle condizioni riconosciute ai confidi, tra i quali c’è LP Confidi operante nel settore. Il ministro Gianfranco Rotondi interverrà alle ore 12.00 e terrà parte del dibattito a porte chiuse.

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