Montoro Sup.: sequestro capannoni e macchinari

Montoro Sup.: sequestro capannoni e macchinari
Nel corso di mirati servizi finalizzati al contrasto dell’inquinamento ambientale ed al rispetto delle norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro, I carabinieri della Compagnia di Baiano (AV), hanno proceduto al sequestro in Montoro Superiore di due ditte ed alcuni capannoni industriali operanti n…

Montoro Sup.: sequestro capannoni e macchinari

Nel corso di mirati servizi finalizzati al contrasto dell’inquinamento ambientale ed al rispetto delle norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro, I carabinieri della Compagnia di Baiano (AV), hanno proceduto al sequestro in Montoro Superiore di due ditte ed alcuni capannoni industriali operanti nel settore conciario. In particolare i carabinieri della locale stazione, in collaborazione con quelli di Solofra (AV), hanno individuato gravi irregolarità presso due ditte denunciando in stato di libertà i rispettivi proprietari di 47 e 39 anni. Nella prima ditta veniva constatato l’abbandono incontrollato di 250 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi, derivanti dallo scarto della lavorazione della pelle, che invece di essere smaltiti secondo le vigenti norme, venivano invece maldestramente accantonati in un capannone non idoneo tale scopo. Inoltre non erano state adottate le prescritte misure per impedire la diffusione di fumi nell’aria e veniva accertata la mancanza della documentazione di valutazione dei rischi, l’omessa designazione del rappresentante per la sicurezza sul luogo di lavoro ed altre violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori. Infine i locali risultavano privi del certificato di agibilita’ e delle necessarie autorizzazioni sanitarie. Il capannone e i macchinari dell’azienda, del valore complessivo di circa 300.000,00 euro, sono stati sequestrati. Tra essi vi era una macchina inchiodatrice priva delle autorizzazioni sanitarie per le emissioni dei fumi in atmosfera e quindi ritenuta altamente inquinante. Nella seconda impresa veniva invece accertato che in un capannone ed in alcuni spazi aperti, esposti agli agenti atmosferici, era stato realizzato un deposito incontrollato di circa 280 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi, consistenti in scarti della lavorazione della pelle. I rifiuti speciali, in tal modo accantonati, non venivano smaltiti da più di un anno. Il capannone di circa 200 mq e le suddette aree esterne sono state sottoposte a sequestro. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad individuare eventuali altre violazioni di carattere amministrativo e per verificare se siano stati regolarmente versati i contributi previdenziali agli operai. I proprietari delle ditte sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino per numerose violazioni delle leggi ambientali e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

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