Inchiesta dolce Vita, Spena: “C’è disorientamento, ma l’autorita giudiziaria porterà avanti il suo lavoro”

“La Costituzione è materia viva da coltivare nella sua applicazione quotidiana con responsabilità e coesione”.

E’ il prefetto Paola Spena, alla sua ultima uscita pubblica, dopo la nomina a commissario straordinario per i beni confiscati a sottolineare il valore di cui si caricano le celebrazioni del 25 aprile, promosse da Prefettura, Comune Capoluogo e Provincia di Avellino, in collaborazione con il 232° Reggimento Trasmissioni e le Forze dell’Ordine.

E  si sofferma anche sul periodo  difficile che vive il Paese .“E’ un 25 aprile – spiega Spena – che dovrebbe essere una festa nel ricordo della tragedia da cui siamo usciti. La Costituzione garantisce a tutti la libertà di manifestare, che è fondamento della democrazia. Mi auguro che le manifestazioni si svolgano senza momenti di tensione, che sia possibile esprimere il proprio pensiero nel rispetto di tutti. Come Prefettura abbiamo predisposto servizi di accompagnamento per tutelare chi scende in piazza e il resto della comunità”. E spiega come “E’ fondamentale quando la guerra imperversa in diverse aree del mondo recuperare il dialogo e trovare nuove soluzioni per stare insieme nel rispetto reciproco”.

E Non nasconde la sua commozione il prefetto Paola Spena, che si prepara a lasciare l’Irpinia il 6 maggio, dopo la nomina a commissario straordinario per i beni confiscati. “E’ stato un 25 aprile speciale per me. Sono orgogliosa del lavoro portato avanti con grande impegno ma c’è anche tanto rimpianto. Abbiamo collaborato con tutti, istituzioni, forze dell’ordine, cittadini, associazioni, giovani. Si sono create relazioni di rispetto reciproco e in qualche caso anche di affetto. In questi anni mi sono innamorata dell’Irpinia, lascio qui una parte del mio cuore”.

Tante le battaglie portate avanti  in provincia  di Avellino. “Abbiamo messo in campo numerose iniziative a sostegno dei giovani per favorire l’educazione ai valori di legalità e appartenenza e accrescere la loro fiducia nelle istituzioni. Sul piano del lavoro, abbiamo definito un protocollo di legalità con un osservatorio per un’ulteriore attività ispettiva per prevenire la tragedia delle morti bianche. Abbiamo lavorato anche sul piano della sicurezza stradale,  cercando di sviluppare la coscienza dell’importanza del rispetto delle norme stradali su tutti i livelli. In materia di prevenzione antimafia affidata alle prefetture, abbiamo evidenziato le criticità in un territorio sano, colpendo situazioni, attività imprenditoriali e amministrative attraverso cui la criminalità cerca di imporre le proprie scelte ai cittadini”.

E sul difficile momento, che vive la città scossa dall’inchiesta giudiziaria,il prefetto non nasconde la sua amarezza. “Assistiamo con dispiacere alla situazione che vive la città di Avellino. E’ chiaro che c’è disorientamento,ma l’autorità giudiziaria porterà avanti il suo lavoro. Abbiamo potuto accompagnare il Comune con la nomina del commissario verso la fase elettorale, perchè si pongano le basi di una fase nuova che risponda ai desideri della comunità.  La presenza di una figura commissariale e i tempi brevi delle elezioni devono rassicurare la città, poichè offriranno loro la possibilità di valutare al meglio i candidati in campo. Sono sicura che la città saprà recuperare un senso di fiducia”.

Sottolinea come il G7 può rappresentare una vetrina per l’Irpinia “Ringraziamo il ministro Piantedosi per questa scelta”.

 Il prefetto ricorda la stagione del Covid .“L’Irpinia ha vissuto momenti particolari con l’istituzioni di alcune zone rosse. Siamo state sempre presenti al fianco dei cittadini, abbiamo offerto il nostro sostegno alle comunità anche cercando di conciliare le attività scolastiche con il rispetto delle norme imposte dalla pandemia”. Pone l’accento sul lavoro portato avanti con le associazioni di categoria per prevenire truffe agli anziani e la sinergia con le forze dell’ordine contro i reati predatori”. Non dimentica di ringraziare la stampa “con cui c’è stato un rapporto franco e diretto. Voi rappresentate una voce fondamentale in un sistema democratico”.

E annuncia di voler tornare spesso in Irpinia. “Sono napoletana, l’Irpinia è vicina, sono certa che tornerò spesso”. E  poi si sofferma sul nuovo  ruolo come commissario straordinario beni confiscati. “E’ un incarico delicato e impegnativo che pone l’accento sulle opportunità da offrire ai giovani, sul recupero delle fasce emarginate della società e sulla lotta alla criminalità organizzata, tutti filoni che mi appartengono. Del resto, anche qui in Irpinia ci sono beni confiscati come il 115 passi di Quindici, progetto al quale stiamo già lavorando”.

E’ Giovanni Capobianco dell’Anpi a sottolineare il pericolo con cui deve fare i conti oggi la Repubblica  “Il sacrificio dei nostri partigiani rischia di essere vanificato dalle proposte di leggi su autonomia differenziata e premierato che rischiano di demolire il patto fondativo su cui è basata la casa comune. L’autonomia differenziata determinerà l’aumento delle disuguaglianze tra Regioni mentre l’elezione diretta del presidente del Consiglio rischia di favorire l’esasperazione della politica e di comportare una deriva autoritaria”. E ribadisce “Bisogna ripartire da un’etica della democrazia partecipata

A sfilare in via Matteotti Autorità, il Medagliere dei Combattenti e Reduci e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, il Gonfalone della Città di Avellino, decorato con Medaglia d’Oro al Valore Civile e Medaglia d’Oro al Merito Civile, e del Gonfalone della Provincia. Quindi spazio alla cerimonia dell’Alzabandiera e alla deposizione della corona d’alloro, con la Guardia d’Onore al Monumento dedicato ai Caduti.

E sono numerosi i primi cittadini presenti, insieme al presidente della Provincia Rino Buonopane, al vicario don Pasquale  Iannuzzo, al procuratore Domenico Airoma e ai parlamentari Toni Ricciardi e Gianfranco Rotondi. A chiudere l’anniversario della Liberazione la cerimonia dell’Ammainabandiera.

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