Martedì 9 febbario 2010 assemblea della FIOM CGIL alla FMA

Martedì 9 febbario 2010 assemblea della FIOM CGIL alla FMA
Ecco le dichiarazioni di Giuseppe Morsa, RSU FIOM CGIL FMA, in merito alla prossima assemblea che la FIOM CGIL terrà alla FMA: “Si terrà martedì 9 febbraio presso lo Stabilimento FMA di Pratola Serra l’assemblea con i lavoratori indetta dalla FIOM CGIL, in previsione del congresso provinciale. L’a…

Martedì 9 febbario 2010 assemblea della FIOM CGIL alla FMA

Ecco le dichiarazioni di Giuseppe Morsa, RSU FIOM CGIL FMA, in merito alla prossima assemblea che la FIOM CGIL terrà alla FMA: “Si terrà martedì 9 febbraio presso lo Stabilimento FMA di Pratola Serra l’assemblea con i lavoratori indetta dalla FIOM CGIL, in previsione del congresso provinciale. L’assemblea, dopo la straordinaria riuscita dello sciopero del giorno 5 febbraio , sarà l’occasione per fare il punto sullo stato della vertenza FMA che ormai dura da più di due anni. I numeri della crisi sono davvero drammatici: 200 giorni di Cassaintegrazione da febbraio 2008, più di undicima euro persi per ogni lavoratore, 100 posti di lavoro persi, 400’000 motori prodotti in meno nell’anno 2009 rispetto al 2007, primo stabilimento ad andare in cassa integrazione straordinaria in Italia. Situazione aggravata dal fatto che la FIAT continua anon dire una parola sul futuro di FMA. La stessa FMA che per molto tempo ha beneficiati della professionalità e della disponibilità dei duemila lavoratori di FMA ora sembra volersene disfare in un solo momento. Per questo diventa indispensabile puntare l’indice contro la FIAT perchè ci dica finalmente in che modo intende portare nuova produzioni alla FMA. Non possiamo continuare a tollerare che si presenti un piano industriale sul gruppo FIAT e non si dica dove saranno prodotti quei motori equipaggieranno le nuove produzioni. PER QUEL CHE RIGUARDA IL RAPPORTO della politica con la vertenza, registriamo un risveglio di attenzione da parte dei politci locali rispetto alla grave crisi dello Stabilimento, ci auguriamo che sia una presa di coscienza vera e non un solo calcolo politico. Anche se rimane sotto gli occhi di tutti il grave gesto che abbiamo dovuto subire venerdì mattino quando i lavoratori si sono visti chiudere la porta in faccia della Provincia. Detto ciò la nostra richiesta alla politica è la stessa che portiamo avanti da due anni e cioè che si schierino in maniera chiara al fianco dei lavoratori affinchè la FIAT ripristini le condizioni di mantenere inalterate le quote di produzioni alla FMA”.

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