Questa mattina la Cisl ha presentato il proprio manifesto in dieci punti, una piattaforma programmatica che nasce “dal basso”, frutto di un lungo lavoro di ascolto sui territori condotto insieme ai gruppi dirigenti della Cisl Irpinia Sannio .
L’obiettivo è chiaro: dare voce a chi non ne ha e proporre alle forze politiche un’agenda concreta in vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre.
«Il nostro è un documento di proposta – spiega il segretario Vecchione – che intendiamo sottoporre ai candidati alla Presidenza della Regione Campania, sia del centrosinistra, Roberto Fico sia del centrodestra, Edmondo Cirelli. Una piattaforma che guarda ai prossimi cinque anni di governo regionale, non ai primi cento giorni: nessuno ha la bacchetta magica, ma servono impegni seri e tavoli permanenti di confronto».
I dieci punti del manifesto toccano i grandi temi del lavoro e del territorio:
- Politiche sanitarie e socio-sanitarie, con attenzione al welfare e all’assistenza.
- Fiscalità locale e nuove povertà, per sostenere famiglie e lavoratori in difficoltà.
- Politiche attive, formazione e inclusione di donne e giovani nel mondo del lavoro.
- Trasporti pubblici locali, infrastrutture e sicurezza, per migliorare la mobilità e la qualità della vita.
- Energia e difesa del territorio, con un impegno concreto sulla sostenibilità.
- Aree interne, come Irpinia e Sannio, da rilanciare contro spopolamento e carenza di servizi.
- Inverno demografico, da contrastare con misure per la natalità e il sostegno alle famiglie.
- Cultura, turismo e commercio, leve per la valorizzazione e la crescita economica.
- Politiche industriali, per fermare la desertificazione produttiva e creare nuova occupazione.
- Politiche abitative e piano casa, per garantire il diritto a un’abitazione dignitosa.
Un manifesto che non vuole restare sulla carta, ma diventare base di confronto stabile tra sindacato e istituzioni. «Chiediamo tavoli monotematici – conclude la Cisl – perché il futuro della Campania si costruisce con il dialogo e con la partecipazione di tutti».




