Rimini in difficoltà. Fallimento senza la B?

Rimini in difficoltà. Fallimento senza la B?

Un Rimini per due. Quello impegnato nella delicata sfida con il Verona per tentare di ribaltare la sconfittta dell’andata, e quello impegnato a ribaltare una situazione societaria giunta oramai al capolinea. L’allarme del presidente Benedettini era stato lanciato già a marzo. La Cocif, proprietaria del 98% delle azioni, non ha più nessuna intenzione di proseguire tranne che non arrivi la promozione in serie B con il suo denaro fresco. Viceversa sarà fallimento. I libri contabili saranno portati in tribunale e 98 anni di storia depennati.
“Come Cocif guidiamo il Rimini da 16 anni – ribatte il patron Luca Benedettini ai microfoni de La Gazzetta dello Sport – la nostra azienda è in salute, ma deve investire su se stessa. Il calcio è un’azienda in grave perdita, per questo da tempo chiediamo un sostegno da parte di altre forze imprenditoriali, ma i nostri appelli sono sempre caduti nel vuoto. Non possiamo più essere soli a ripianare. Nel comunicato di marzo siamo stati chiari: entro il 30 giugno attendiamo risposte concrete dal tessuto economico e istituzionale, viceversa saremo costretti a liquidare il club. Ovviamente questa è l’ultima soluzione che spero non avvenga”.

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