Il Direttore Sportivo dell’Avellino Vincenzo De Vito è intervenuto ai microfoni di Prima Tivvu. L’avvocato di Capriglia si è sfogato dopo la sentenza definitiva del caso Money Gate:“E’ stato qualcosa di indescrivibile, non abbiamo mai capito il motivo per cui venivamo accusati. Una situazione che mi ha devastato, speravo che la pagina si fosse chiusa a dicembre, ma c’è stato un accanimento nei nostri confronti – ha affermato ancora il dirigente biancoverde – .Si sono discussi i valori umani di una persona e questo non lo tollero. Si può discutere sul lavoro e sulla professione, ma non sulla vita di una persona. Mi ha privato degli spazi di vita con mia moglie e con mia figlia. Chi sbaglia deve pagare, ma chi non sbaglia non può subire quello che ho passato io nell’ultimo anno, che nessuno potrà restituirmi”. De Vito prosegue ancora: “L’avvocato Chiacchio mi è stato molto vicino. Devo dire che è stato difficile lavorare in estate. In estate c’erano i giocatori che non volevano venire perchè credevano che ci sarebbe stata inflitta una forte penalizzazione. C’era addirittura chi metteva in dubbio la nostra iscrizione al campionato. I tifosi si sono allontanati perchè credevano che fosse colpa nostra. Adesso, speriamo di poterci salvare prima possibile”.
