Avellino-Picerno: le dichiarazioni di Rastelli nel pre partita

Avellino-Turris 0-1: le dichiarazioni di Rastelli nel post-gara

RASTELLI PRIMA DI AVELLINO-PICERNO – Conferenza stampa prima di Avellino-Picerno per mister Massimo Rastelli. I lupi sono reduci da due vittorie consecutive. Queste le parole del trainer biancoverde nel pre-gara.

DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI DI MASSIMO RASTELLI PRIMA DI AVELLINO-PICERNO

LA PARTITA CONTRO IL PICERNO – «Tutte le gare sono difficili da affrontare. ogni squadra le proprie caratteristiche. Il Picerno è una squadra partita dai 50 punti dell’anno scorso. Non è una squadrata che si è salvata all’ultima giornata. Non sono partiti benissimo poi, dopo la vittoria contro noi, hanno preso coraggio. Per noi è un’altra prova, la terza in questa settimana, dove dobbiamo dimostrare di esserci messi alle spalle un brutto periodo».

LE DIFFICOLTÀ – «Cerchiamo di curare tutti gli aspetti. Ci sono aspetti di attenzione, concentrazione, lucidità dove puntualmente commettiamo qualche errore individuale. Non possiamo pensare di fare 3/4 gol per vincere la partita. Mi piacerebbe vincere anche tante partite uno a zero».

I CALCI PIAZZATI – «Le situazioni su palla inattiva sono un aspetto dove pongo molto l’attenzione perché il 30% dei gol si realizzano da calcio piazzato. La nota negativa è quella dei calci di rigore subiti a sfavore. Abbiamo subito sei rigori contro nelle ultime sette partite. Dobbiamo essere più lucidi. Il tasto va sempre sulla lettura, sulla lucidità. I limiti sono questi, ma fa parte del nostro percorso».

LE INDISPONIBILITÀ DI AYA E DALL’OGLIO – «Aya era rientrato. Era pronto. Stavo pensando di farlo giocare col Giugliano. Dall’Oglio non è mai riuscito ad allenarsi con la squadra. Ha un infortunio particolare, rognoso. Lo staff medico sta provando a fare di tutto. Mi auguro di poterlo avere a disposizione».

LA CONDIZIONE DI PANE – «Ieri abbiamo fatto un nuovo controllo. Ha un problema allo sterno quindi domani non sarà della partita. Giocherà Marcone. Penso non sia nulla di gravissimo. In una settimana dovrebbe tornare a disposizione».

L’ABBONDANZA IN AVANTI – «Con la continuità di Di Gaudio ho una buona batteria di caratteristiche, esperienza, qualità. In base alla gara scelgo gli uomini più adatti».

CHANCE MATERA – «Se avessimo avuto anche Dall’Oglio avrei un centrocampo completo. Devo valutare la condizione fisica e mentale dei miei calciatori. È la terza gara in una settimana. Devo far rifiatare qualcuno. Anche le scelte di domani saranno fatte in funzione di questo. Dovrà valutare fino all’ultimo istante».

AVELLINO CHE PUÒ SOLO CHE CRESCERE – «Me lo auguro. Sto cercando di toccare tutti i tasti per permettere a questi ragazzi di esprimersi sempre al meglio evitando quei momenti di difficoltà e poca lucidità. In ogni gara dobbiamo cercare di fare questa crescita facendo tesoro degli errori ma cercando di limitarli. Mi auguro che queste due vittorie abbiamo dato un po’ di serenità che ci permetta di essere più liberi con la mente».

IL 4-2-3-1 – «Sono tutte valutazioni giuste. In alcune circostanze ho optato per questa opzione perché abbiamo gli interpreti ideali. Nella mia testa c’è anche questa situazione ma va valutato partita dopo partita».

IL RAMMARICO – «Sono valutazioni da fare alla fine. Mancano sei gare cercando di trarre il massimo. Alla fine vedremo cosa abbiamo raggiunto poi faremo le valutazioni finali».

LA COMPATTEZZA DEL GRUPPO – «È una sensazione sbagliata dall’esterno. Questa squadra è sempre stata molto unita. È un gruppo di bravi ragazzi, forse anche troppo. Non ci sono situazioni all’interno dello spogliatoio che faccia pensare diversamente. È un gruppo che ha dei limiti, ma l’ho sempre detto. È una squadra molto fragile in alcune situazioni. Anche per questo ho chiesto sempre compattezza intorno a noi. Ne approfitto per fare un invito per domani ai nostri tifosi. Sarebbe bello avere uno stadio pieno. Questa squadra ha bisogno del sostengo dei nostri tifosi».

L’ASSENZA CONTRO IL GIUGLIANO – «È strano guardare la partita dalla tribuna. La vivi in un modo diverso. un allenatore deve essere in panchina».

IL PICERNO – «È una squadra compatta. Spingono con le sovrapposizioni dei terzini. Tutti corrono, si sacrificano. Sono una squadra organizzata che cerca di non farti ragionare. È una squadra che non sta lì per caso».

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