Avellino, muro contro muro per il repulisti: operazione difficile e forse non una buona idea

di Dino Manganiello

I segnali arrivati oggi, martedì, sono inequivocabili: l’Avellino (la società) ha scaricato dai social i propri tesserati (per le nuove generazioni ha ‘smesso di seguirli’) ed ha aperto al pubblico gli allenamenti pomeridiani a partire da domani, mercoledì. Allenamenti che già di loro erano sostanzialmente a sfondo ‘punitivo’ ed ora diventano anche un modo per esporre al pubblico ludibrio i calciatori rei del flop stagionale. Si tratta in buona sostanza di due segnali per dar seguito a quanto annunciato, o forse è meglio dire ‘minacciato’, a caldo dopo la cocente eliminazione di una settimana fa per mano del Foggia dai playout dal vertice della dirigenza biancoverde. Un atto di forza. Un atto dimostrativo. Un passaggio eloquente che va in direzione del ‘muro contro muro’ nei confronti dei tesserati. Ma gli effetti?

Da un lato sembra certo che non basterà così poco a convincere giocatori sotto contratto (praticamente tutti), quindi blindati ed anche destinatari di stipendi extra lusso, ad addivenire a un compromesso e cambiar aria, anche se cominciano a circolare voci (non confermate né smentite) di gruppetti già in trattativa per trovare la soluzione migliore e togliere il disturbo. Dall’altro, in un momento così caldo e caotico non sarebbe male attingere a piene mani alla virtù del sangue freddo e ragionare. Tanto per cominciare, incentivare ad andar via tipo 18-20 calciatori è impresa oggettivamente titanica. Se poi ci aggiungi che devi prendere altrettanti elementi nuovi e funzionali ad una stagione ambiziosa, il quadro dal punto di vista economico diventa drammatico.

In più: occhio ad un particolare. Parecchi degli attuali tesserati non sono brocchi. Lo dicono curriculum e qualità oggettive. Siamo proprio certi che in un contesto diverso da quello avvelenato, confusionario e destinato al naufragio della scorsa stagione non sappiano dimostrare il loro valore e fare la differenza? Ed allora calma e gesso. Spesso la verità sta nel mezzo. Basta saperla scovare. E magari porta sulla strada giusta.

SPOT