Avellino con le stampelle nel momento clou, anche Maniero out: rebus attacco

di Dino Manganiello

Certo che cominciare in questo modo il mini-ciclo forse più importante e determinante della stagione non è il massimo della vita: causa polpaccio indurito Maniero non è stato convocato, rigettato il ricorso inoltrato dall’Avellino avverso alle due giornate di squalifica inflitte ad Alberto Dossena (idem per il secondo di Piero Braglia, Mimmo De Simone), il centrale difensivo salterà così il Monterosi e la trasferta di martedì a Francavilla Fontana, squadra attualmente seconda in classifica. Mignanelli e Mastalli resteranno a lungo fuori (il centrocampista deve operarsi per la frattura composta dello scafoide, per il recupero completo serviranno un paio di mesi), Murano ha ancora dolore dopo la botta rimediata contro la Juve Stabia ma stringe i denti ed è del lotto, Chiti è alle prese con un problema fisico, Di Gaudio è recuperato ma non al top, Kragl è ancora lontano dalla forma migliore. Plescia invece, almeno questo, è abile e arruolabile.

Insomma, è un Avellino con cerotti e stampelle, ma che deve dimostrare di essere squadra di rango, più forte di ogni difficoltà. Lo deve ai tifosi, che hanno chiesto compattezza all’ambiente e bramano vendetta rispetto alla figuraccia contro i laziali nel match di andata. E lo deve a se stessa per continuare a coltivare il sogno della rincorsa al Bari capolista. In conferenza Braglia lo ha confermato: il campionato è aperto e lo è per tutti. Ed allora, piede sull’acceleratore e crederci fino alla fine.

Venendo alla formazione, restano in piedi un po’ di opzioni: difesa a quattro con Silvestri e Bove centrali, oppure a tre con Scogliamiglio in mezzo. Viste però le defezioni, l’idea più gettonata è 3-4-3 con Pane tra i pali (“…Francesco Forte resta il portiere titolare ma deve ritrovare serenità”, le parole del tecnico biancoverde); Silvestri, Scognamiglio e Bove dietro (occhio che i biancoverdi hanno preso 8 gol nelle ultime 6 gare…); Ciancio (o Rizzo), Aloi, Carriero (o Matera) e Tito in mediana; Micovschi (o Di Gaudio), Murano e Kanoute il terzetto offensivo. Ma viste le non perfette condizioni dell’ex Perugia, da non escludere una soluzione con il falso nove.

Arbitrerà Marco Monaldi di Macerata, due i precedenti con l’Avellino che con lui non ha mai vinto: ko a Vibo Valentia la scorsa stagione (partita che ci fece perdere clamorosamente il secondo posto), pareggio a reti inviolate lo scorso settembre a Monopoli. Nessun precedente con il Monterosi.

Foto di Maurizio Di Domenico

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