Avellino, “apri gli occhi” e vinci

di Dino Manganiello

Ecco la prima delle tre gare in otto giorni: domenica alle 14.30, in Puglia, ad Andria. Comincia allo Stadio degli Ulivi il secondo tour de force imposto dal calendario che poi è soprattutto il primo, vero crocevia stagionale per i biancoverdi. Piero Braglia si affiderà al 4-3-3 da opporre al 3-5-2 di Ciro Ginestra, appena arrivato al timone della Fidelis e voglioso, nonostante le assenze importanti di Bordin e Di Piazza, di cominciare con il passo giusto. L’Avellino però non può permetterglielo, per tantissimi motivi. Su tutti, la consapevolezza che la vittoria nell’ultimo turno contro la Virtus Francavilla non ferma la contestazione da parte del tifo organizzato. Una contestazione che può essere mitigata solo da prestazioni all’altezza e risultati importanti ottenuti con continuità. Una contestazione i cui contorni, tra l’altro, si riconfigurano dopo quanto successo alla vigilia della trasferta pugliese: infortunio muscolare per Riccardo Maniero, è out.

E’ l’ennesimo contrattempo che fa finire un biancoverde in infermeria per problemi fisici non traumatici. Dall’ultima stagione ad oggi la lista è lunga. Molto lunga. Troppo. Ed allora riecheggiano le parole di Franco Iannuzzi, uno dei personaggi di riferimento della Curva Sud, in merito al delicato momento del club irpino: “Alla società, contestandola, stiamo dicendo ‘apri gli occhi e guardati intorno’. D’Agostino sta cacciando tanti soldi senza ottenere risultati e questo dispiace. E’ un peccato che non raccolga quanto seminato”. Forse il senso di quel ‘guardarsi intorno’, riguarda anche il caso infortuni, di sicuro chiama in causa la gestione a 360 gradi. Roba che si intreccia con il campo, con i risultati. E di conseguenza con classifica e obiettivi.

Da dove cominciare a risolvere la faccenda? Dal campo o da fuori? Domenica si gioca, e poi altre due volte in pochi giorni. Necessario provarci prima sul campo, quindi. Poi toccherà all’altro aspetto. Determinante. Tanto, da non poter in alcun modo passare in secondo piano.

SPOT