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Unione province, i delegati dall’Irpinia |
Unione province, i delegati dall’Irpinia
Sono stati eletti nel direttivo regionale dell’Unione Province Italiane i consiglieri di maggioranza del centrodestra a Palazzo Caracciolo: Carmine De Angelis, Gaetano Calabrese, Ettore De Concilis, Pio Gagliardi e Generoso Frusciante. Un importante riconoscimento ha ricevuto il capogruppo dell’Alleanza di Centro, Carmine De Angelis, che rappresenterà la Provincia di Avellino nell’ufficio di presidenza dell’Upi della regione Campania. Inoltre, i consiglieri provinciali Francantonio Rossi dell’Mpa e Girolamo Giaquinto del Pdl, sono stati eletti come rappresentanti della provincia di Avellino nell’assemblea Nazionale dell’Upi. “Il nostro impegno all’intero dell’Upi della Campania sarà finalizzato a svolgere compiti di valorizzazione, promozione, supporto tecnico e politico in favore delle associate, tutela delle istanze locali presso il Governo e il Parlamento, promuovere la realizzazione di un ordinamento amministrativo che valorizzi le Province come enti esponenziali delle popolazioni residenti nell’ambito delle rispettive circoscrizioni territoriali ed in particolare dell’Irpinia”. È quanto spiegano in una nota i consiglieri provinciali della federazione Adc-Mpa, Carmine De Angelis e Francantonio Rossi. “L’Upi – sottolineano gli esponenti della federazione – è parte della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali e rappresenta le Province presso il Parlamento, il Governo, gli organismi comunitari e, d’intesa con le Unioni regionali interessate, nei confronti delle Regioni; cura le attività di collegamento con altri organismi rappresentativi degli enti locali”. “L’Unione Province Italiane – secondo i consiglieri provinciali della maggioranza – può assumere un ruolo strategico nella valorizzazione delle potenzialità e dell’efficacia della pianificazione territoriale delle Province della Campania”. “Siamo pronti – aggiungono De Angelis e Rossi – a condividere la convinzione che la copianificazione urbanistica sia una questione culturale che supera i confini comunali, proprio nel momento in cui il ministro Brunetta propone di svuotare le Province superando un necessario dibattito fra istituzioni. Il territorio di area vasta va interpretato come paesaggio, senza per questo frenare lo sviluppo”. “Nell’ottica della copianificazione – concludono De Angelis e Rossi – il parere di conformità riservato alle Province dovrà trasformarsi in assunzione di responsabilità, avviando piani strutturali di media e lunga durata condivisi dai Comuni”.
