Randagismo, Anzalone: “Occorre accordo tra Comune ed Enci”

POLITICA AVELLINO – “Il secolo passato ha consegnato una ridefinizione concettuale del rapporto uomo/animale fondata su due considerazioni essenziali: anzitutto, l’idea che il grado di civiltà di un Paese sia valutabile anche sulla base del grado di rispetto e di tutela garantiti agli animali; secondariamente, la consapevolezza che la cultura occidentale ha contratto, soprattutto in ambito scientifico, un debito permanente nei confronti delle altre specie viventi”. E’ quanto afferma il ca…

POLITICA AVELLINO – “Il secolo passato ha consegnato una ridefinizione concettuale del rapporto uomo/animale fondata su due considerazioni essenziali: anzitutto, l’idea che il grado di civiltà di un Paese sia valutabile anche sulla base del grado di rispetto e di tutela garantiti agli animali; secondariamente, la consapevolezza che la cultura occidentale ha contratto, soprattutto in ambito scientifico, un debito permanente nei confronti delle altre specie viventi”. E’ quanto afferma il candidato al consiglio comunale con il Centro Democratico, Pasquale Anzalone.
“Pur essendo le specie animali, compresa l’umana, diverse tra loro, esistono aspetti anatomici, metabolici e genetici comuni e comparabili. Per queste somiglianze e anche per queste differenze, gli animali sono, da sempre, utilizzati nella ricerca volta alla conoscenza, alla salute e alla cura, sia degli uomini, sia degli altri esseri viventi. I diritti degli animali – prosegue Anzalone – devono essere promossi attraverso politiche concrete e pragmatiche, lontane da ideologismi, autoreferenzialità e dogmi che troppo spesso hanno caratterizzato associazioni e campagne degli ultimi anni. Occorre trovare una collegamento razionale con la difesa della Legge 157 sulla regolamentazione della caccia e il tentativo di apportare modifiche in senso più rigoroso e restrittivo alla normativa sulla sperimentazione animale, D.Lgsl. 116, la difesa di bandi e divieti di importazione di “prodotti” animali (dalla Cina, dall’est europeo, dal Canada etc.), coinvolgendo le associazioni animaliste e le diverse società appartenenti all’E.n.c.i. Sul tema degli animali d’affezione occorre davvero trovare tutti i modi per sconfiggere il randagismo, sensibilizzando la sterilizzazione pubblica e impedire l’importazione illegale dei cuccioli senza nessuna garanzia igienica e di valore economico. Occorre far in modo che ogni animale destinato alle famiglie Avellinesi possieda il certificato dell’Enci e degli altri organismi internazionali collegati e soprattutto che non vengano messi sul mercato cuccioli con meno di tre mesi di vita. Occorre sottoscrivere un accordo di programma tra il Comune di Avellino e l’ENCI, in particolare con le diverse società ed associazioni cinofile collegate al mondo venatorio per sviluppare delle attività all’interno delle aree protette regionali che tendano alla salvaguardia del territorio e alla gestione sostenibile della flora e della fauna autoctona”, conclude Anzalone.

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