Gradimento Sibilia-Galasso, il commento di Mario Guerriero

A seguire vi proponiamo la nota redatta da Mario Guerriero, Prc – Federazione della Sinistra, riguardo il sondaggio de “Il Sole 24ore” inerente il gradimento dei cittadini verso Sibilia e Galasso: “Oggi è arrivata anche la conferma dal sondaggio Ipr Marketing-Il Sole 24ore sul gradimento dei cittadini verso l’operato degli amministratori di quello che da tempo dicevamo: la luna di miele tra gli Irpini e le amministrazioni guidate da Sibilia e Galasso è finita. Il calo di consensi è talmente consistente che non lascia più spazio agli alibi. Le due amministrazioni, provinciale e comunale, risultano incapaci di far fronte alle esigenze del territorio irpino e dei suoi cittadini.
Sanità, rifiuti, scuola, mobilità, ambiente, isochimica, occupazione, sviluppo. Nulla di tutto questo è stato affrontato in maniera seria e a nessuno di questi problemi è stata data una risposta. Abbiamo assistito in questi mesi solo a beghe di palazzo con al Comune capoluogo la formazione di due gruppi consiliari che fanno capo al Partito Democratico, e alla diatriba in Provincia con micro partitini territoriali che pretendono posti in giunta. Pagine e pagine di giornali piene di cronaca politica su unità nel centrosinistra e rimpasti nel centrodestra mentre i dati veri, quelli che fanno riferimento alla tragica situazione dell’Irpinia, ci consegnano una Provincia a pezzi che fa testo solo per accogliere i rifiuti di Napoli, dove la piaga antica dell’emigrazione non si è mai arrestata, dove l’alta formazione è rimasta negli annali delle amministrazioni, dove si chiudono gli ospedali e i presidi medici.
Il Sindaco Galasso ha perso addirittura ventuno posizioni rispetto l’anno scorso, mentre il Presidente Sibilia è settantottesimo su 109 presidenti di provincia. Ultimi in tutto e per tutto.
Non ci sono più pretesti, Galasso e Sibilia sono incapaci di fare dell’Irpinia e di Avellino il cuore della Campania, il centro vitale per la formazione e l’occupazione. Sono la vecchia storia e la vecchia politica politicante a cui i cittadini non possono più dare credito”.

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