Gestione rifiuti, De Luca: contrastare le infiltrazioni criminali

Gestione rifiuti, De Luca: contrastare le infiltrazioni criminali

Una legge quadro per normare il settore, un progetto strutturale del Governo e una riforma legislativa adeguata per contrastare le infiltrazioni della criminalità nella gestione dei rifiuti. Questi, secondo il senatore del Partito Democratico Enzo De Luca i cardini attorno ai quali far ruotare la riorganizzazione complessiva della gestione del ciclo dei rifiuti in Italia. Vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, De Luca è intervenuto al convegno “La gestione integrata del ciclo dei rifiuti: tra realtà industriale ed ecomafia” che si è svolto stamane nella sala “Stabat Mater” dell’Archiginnasio di Bologna, al termine della missione della Bicamerale. Tra i relatori, il presidente della Commissione Gaetano Pecorella, il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, il Comandante del Comando Carabinieri per la tutela dell’Ambiente Edoardo Centore, il Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani e il Procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso. Proprio alle dichiarazioni di Grasso, De Luca, che ha aperto e concluso la sessione pomeridiana nella quale ci si è soffermati anche su alcune indicazioni del Ministro della Giustizia Angelino Alfano, si è collegato per sottolineare la necessità di introdurre “un reato associativo finalizzato alla commissione del traffico di rifiuti illegali da affidare come competenza, come proposto da Grasso, alle direzioni distrettuali antimafia con il coordinamento della Procura nazionale antimafia”, visto che “con le norme di oggi, per lo più contravvenzionali, spesso si giunge alla prescrizione dei reati”. Condividendo l’auspicio del Procuratore nazionale Antimafia, che, trattandosi di reati legati alla presenza alla criminalità organizzata “in questo campo si possano continuare ad utilizzare le intercettazioni telefoniche, per stanare personaggi che con i traffici illegali di rifiuti avvelenano l’ambiente e minano la vivibilità di interi territori”, De Luca ha annunciato l’intenzione di organizzare anche in Campania, “magari in Irpinia”, un convegno analogo di approfondimento ed analisi, con i componenti la Commissione, il Procuratore Grasso e i rappresentanti delle forze dell’ordine, di Legambiente e delle associazioni impegnate nel settore. Quindi ha aggiunto: “La proposta di legge quadro sul ciclo integrato con criteri univoci per tutto il territorio nazionale è definita. Ad essa vanno unite un’azione di pianificazione complessiva da parte del Governo anche sul fronte degli impianti per il trattamento dei rifiuti e misure adeguate per contrastare la criminalità che traffica i rifiuti anche all’estero, in particolare verso la Cina, che, come ha detto Grasso, ce li rispedisce sotto forma di giocattoli e prodotti nocivi. Dobbiamo convincerci che la gestione del ciclo dei rifiuti è questione nevralgica per lo sviluppo del Paese. Da essa, correttamente realizzata in tutte le sue fasi, l’economia italiana può ricevere un impulso determinante. Abbiamo già degli esempi di gestione virtuosa, che vede insieme pubblico e privato”, ha concluso De Luca, riferendosi agli inceneritori di Ferrara e Granarolo, visitati ieri durante la missione della Commissione, nella quale la delegazione della Bicamerale ha ascoltato il direttore dell’ARPA Emilia Romagna e, per approfondire il caso delle “navi a perdere, il collaboratore di giustizia Francesco Fonti.

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