Emergenza Rifiuti, De Luca: Governo non va incontro ai comuni

Emergenza Rifiuti, De Luca: Governo non va incontro ai comuni
“E’ la prova dell’assoluto dispregio di questo Governo verso i territori che hanno dato un contributo alla risoluzione dell’annosa emergenza rifiuti in Campania. Un altro schiaffo alle comunità e agli amministratori locali da parte di questo centrodestra, che con protervia, continua a passare sulla …

Emergenza Rifiuti, De Luca: Governo non va incontro ai comuni

“E’ la prova dell’assoluto dispregio di questo Governo verso i territori che hanno dato un contributo alla risoluzione dell’annosa emergenza rifiuti in Campania. Un altro schiaffo alle comunità e agli amministratori locali da parte di questo centrodestra, che con protervia, continua a passare sulla testa degli Enti locali, siano essi della stessa parte politica o di quella opposta”. Il senatore del Partito democratico Enzo De Luca non nasconde il proprio stupore per la decisione del Governo di bocciare l’emendamento – n. 11.50 – da lui presentato al decreto legge n.195 del 30 dicembre 2009, per chiedere forme di ristoro per i Comuni sede di impianti o siti. Il riferimento principale è ad Ariano Irpino, sede della megadiscarica di Difesa Grande: “E’ stato il sindaco Antonio Mainiero, di centrodestra, a sollecitare un mio intervento su questo fronte e io ho ritenuto opportuno presentare un emendamento che attestasse anche il rispetto verso quelle comunità e i loro amministratori che hanno sostenuto sacrifici anche enormi per risolvere l’emergenza rifiuti. Purtroppo, però, il Governo l’ha respinto”. In mattinata De Luca è intervenuto nel corso del dibattito per la conversione in legge del decreto, relativo, tra l’altro, alla fine dell’emergenza rifiuti in Campania. “Questo provvedimento non chiude la stagione del commissariamento della gestione dei rifiuti in Campania. Restando nella logica del commissariamento, con i poteri di gestione trasferiti alle Province, il Governo dimostra di non avere una visione complessiva di sviluppo del Paese, nella quale necessariamente va inserita la gestione del ciclo integrato dei rifiuti – ha continuato De Luca – Ho la sensazione che il centrodestra voglia utilizzare questo decreto per la campagna elettorale per le prossime regionali in Campania. Sarà un caso che, proprio in questi giorni, il Governo abbia deciso di passare le competenze sul costruendo termovalorizzatore di Salerno dal Sindaco Vincenzo De Luca, nostro candidato alla Presidenza della Regione Campania, al Presidente della Provincia Edmondo Cirielli, di centrodestra? Eppure sul principio della provincializzazione, perno di questo dl, si consuma una doppia contraddizione politica. Intanto, il centrodestra dimostra di non considerarlo troppo importante quando chiede la riduzione del numero o addirittura l’abolizione delle Province. Inoltre, il principio, sancito nell’ultima legge regionale della Campania in materia di rifiuti, della riduzione in un ambito circoscritto, come quello provinciale, della materia ambientale è stato dichiarato illegittimo da una sentenza della Corte Costituzionale alla quale il Governo si era rivolto impugnando la legge regionale della Campania. La Corte Costituzionale ha spiegato infatti che tale principio contrasta con la legge quadro nazionale 152 del 3 aprile 2006 in materia ambientale e con l’art. 81 del trattato che istituisce la Comunità Europea. Insomma, il centrodestra ha ottenuto sentenza favorevole sull’impugnativa della legge regionale, per poi centrare questa norma sul principio dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale”. De Luca è stato molto critico anche su un altro aspetto: “Non è stata riservata abbastanza attenzione alla necessità di combattere le infiltrazioni criminali nel settore dei rifiuti. L’avanzata delle ecomafie è in ascesa e bisogna intervenire con un’azione decisa”. Di qui la necessità di una legge inquadrata nell’ottica delle ultime direttive europee in materia di salvaguardia dell’ambiente che, con parametri omogenei su tutto il territorio nazionale, fornisca un indirizzo di carattere generale anche su questo fronte. “Non si può andare avanti affrontando una questione così delicata per compartimenti stagno – ha proseguito il sen. del Pd – A Bertolaso chiedo: se la situazione di crisi che si vive sul fronte dei rifiuti in Calabria e in Sicilia degenera in emergenza che facciamo: ricorriamo al commissario? Così il sistema democratico e le rappresentanze politiche ed istituzionali perdono di significato. E’ necessario dare una risposta seria ed univoca a questa situazione che non è di un Paese civile e incide con ricadute negative su tutti i settori, frenando lo sviluppo. Possiamo farlo con un’azione normativa di carattere generale che preveda anche il raccordo tra settore pubblico e settore privato per recuperare i ritardi accumulati e promuovere formazione ed informazione”. Quindi l’invito “a cogliere questa occasione per cominciare ad invertire la rotta sulle politiche ambientali. La soluzione, per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti, ma in generale per la gestione di tutti i servizi, non può prescindere dalla valorizzazione della collaborazione di tutti i livelli coinvolti, dal Governo agli Enti locali, dagli imprenditori ai cittadini. Ignorare o fingere di ignorare questa evidenza, che purtroppo in questo decreto viene negata, non risolverà la questione, non renderà più matura la nostra democrazia e non gioverà al futuro del Paese”.

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