De Luca contro De Luca

De Luca

Ieri il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha usato parole inequivocabili sulla vicenda dell’Alto Calore. Con la chiarezza che sempre lo contraddistingue nel bene e nel male, De Luca ha spiegato (casomai ce ne fosse ancora bisogno) che la crisi economica, finanziaria e aziendale di questa società è stata provocata da anni di “porcherie clientelari”.

Il messaggio come detto è netto, ma diviene abbastanza difficile capire chi siano in realtà i destinatari. Fra questi vi è ad esempio l’ex presidente dell’Alto Calore nonché omonimo di De Luca, che è stato nominato dallo stesso governatore presidente dell’osservatorio regionale sui rifiuti? Ed oltre all’ex presidente, ex assessore regionale, ex senatore Vincenzo De Luca vi è forse anche tutto il gruppo dirigente ex popolare, poi Margherita e ora PD che riuscì persino nel miracolo di moltiplicare in due la società idrica, con tanto di due consigli di amministrazione (in uno di essi trovò posto anche l’attuale sindaco di Avellino, Gianluca Festa).

Ecco, quasi tutto questo gruppo dirigente da tempo sostiene politicamente il presidente della Regione e mena vanto di essere la sua avanguardia in terra irpina. Anche l’attuale amministratore della società è stato candidato nella lista del PD al consiglio regionale, a sostegno proprio di De Luca, ed è espressione politica proprio del De Luca irpino.

Se le parole di De Luca sulle porcherie clientelari hanno un senso e vanno dunque al di là della solita battuta ad effetto, è lecito stamani attendersi conseguenze in termini di dimissioni o revoche di incarichi, che naturalmente non ci saranno.

Ps

L’Alto Calore ha oltre 130 milioni di euro di debiti, ovviamente non tutti dovuti alle “porcherie clientelari”. Molti, ma proprio molti di meno rispetto a quelli accumulati dal Comune di Salerno.

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