Crisi del Mezzogiorno, Filomena: situazione destinata a peggiorare

“La difficile situazione economica, sociale ed occupazionale che vivono le regioni del Mezzogiorno d’Italia è, purtroppo, destinata a peggiorare se la politica continuerà a far mancare adeguate ed immediate risposte per realizzare condizioni di ripresa e, quanto meno, di prospettiva e speranza” – lo ha dichiarato Vincenzo Filomena, Portavoce provinciale Democrazia Cristiana. “Lo sviluppo del Mezzogiorno – continua Filomena – costituisce un presupposto fondamentale per lo sviluppo dell’ intero paese e, quindi, un interesse primario che la politica ad ogni livello ha il dovere di perseguire. Gli istituti di ricerca sociale impegnati a raccogliere ed elaborare dati che continuano a fotografare un’Italia divisa in più parti, ci consegnano rapporti che delineano una realtà economica e sociale sempre più preoccupante e deprimente, una condizione che interessa, soprattutto, lo stato di milioni di cittadini che vivono nel Sud del paese. Considerando che la Campania è la regione con la popolazione più giovane in assoluto in Italia, è facile intuire che proprio alla nostra regione appartenga anche il triste primato che vede i giovani vivere, più che altrove, una condizione di grande e quotidiana sofferenza sociale, occupazionale ed educativa. In questi giorni sono stati pubblicati su “Il Sole 24 ore” i risultati di un’ articolata ricerca sulla qualità del sistema universitario nazionale, risultati riassunti in una classifica che elenca i migliori Atenei italiani. Da un’ analisi dei dati si rileva che i primi atenei meridionali sono collocati solo a metà classifica, intorno al 30esimo posto, con il Politecnico di Bari che precede la Federico II di Napoli, così come risultano ancora più modeste le performance accertate per i rimanenti centri universitari collocati nel Meridione che monopolizzano, di fatto, tutta la seconda metà della classifica. Ai cittadini italiani e in particolare a quelli residenti in Campania dispiace davvero non poco veder relegato l’Ateneo Fridericiano in posizioni così distanti. Lo stupore è ancora maggiore se si pensa che trattasi della più prestigiosa ed antica Università laica in Europa di tipo statale, creata nel lontano 1224 per volontà dell’Imperatore Federico II, ben noto per la sua forte passione per il sapere. Il Mezzogiorno d’Italia ha bisogno, più che in passato, di poter contare su un grande ed efficiente sistema formatico di livello almeno pari a quello del Politecnico di Milano o di Torino, i quali da anni si posizionano ai vertici nazionali quali migliori atenei italiani. Spiace agli studenti del Sud, e ai loro genitori, constatare che i servizi del sistema formativo al quale accedono è di qualità assai inferiore rispetto ad altre aree del paese, anche perché, essi hanno sostenuto nel corso degli ultimi cinque anni, al pari degli studenti del Nord il medesimo incremento del 38% delle tasse di iscrizione. Sollecitiamo il Presidente Caldoro ad assicurare il massimo impegno politico per vincere la sfida, lanciata nel corso della campagna elettorale, di realizzare un grande e moderno Politecnico della Campania. Dobbiamo recuperare posizioni strategiche e funzionalità per garantire la necessaria competitività al nostro sistema formativo in grado di stabilire più proficui rapporti con il mondo produttivo e dare sbocco ad un lavoro di qualità e di innovazione. Siamo convinti che occorra dare seguito compiutamente ai dettati costituzionali volti a garantire, su tutto il territorio nazionale, pari opportunità nell’accesso ai saperi. Investire per innalzare i livelli di qualità dei sistemi della conoscenza significa investire nei nei giovani, i quali rappresentano un prezioso patrimonio comune, dimostrandosi capaci di cogliere una straordinaria opportunità di crescita del capitale umano, sociale ed economico di un paese, una strada concreta per creare nuove possibilità occupazionali e nuove opportunità di affermazione sociale”.

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