Costruzioni in Irpinia, Famiglietti: “Occorre un cambio di passo”

I dati diramati dall’Ance di Avellino sull’andamento del comparto delle costruzioni in Irpinia confermano ed incrementano le preoccupazioni della FILLEA CGIL di Avellino. Il sindacato degli edili della CGIL non da oggi ha lanciato l’allarme sulla stagnazione degli investimenti nel settore delle costruzioni, alla cui circostanza sono legate le difficoltà di numerose altre aziende collegate alle costruzioni, come quelle dei laterizi e del cemento. “Occorre imprimere immediatamente un cambio di passo – spiega il segretario provinciale della FILLEA, Antonio Famiglietti – attraverso la collaborazione di imprenditori e sindacati. Un primo passo può essere rappresentato dal rinnovo del contratto integrativo, dove non si discute solo di adeguamenti salariali, ma si stabiliscono anche i principi e le linee guida del settore in provincia di Avellino. Ma oltre a ciò è necessario che siano le istituzioni e gli enti locali a fare la loro parte. In questi giorni la Fillea di Avellino si è resa promotrice di una iniziativa che coinvolge i comuni di Avellino e dell’immediato hinterland. Insieme al Servizio Casa – spiega Famiglietti – abbiamo chiesto un incontro alle amministrazioni per discutere e valutare il piano di housing sociale, una delle pochissime opportunità esistenti per rilanciare il settore edile in Irpinia e dare una risposta alla crescente domanda di abitazione a costi contenuti, a vantaggio delle fasce deboli. Con i dati dell’associazione costruttori è necessaria un’altra valutazione – commenta il segretario provinciale della FIllea – che coinvolga gli enti locali e le istituzioni come la Provincia. Purtroppo dalla Regione Campania e dal Governo è difficile aspettarci soluzioni anche in termini di finanziamenti per il rilancio del settore. Spetta ai comuni irpini ed alla provincia attivare i fondi per rimettere in moto il comparto delle costruzioni e attivare un piano di investimento per le opere pubbliche, rispetto al dimezzamento degli appalti registrato nell’ultimo anno. La FILLEA, inoltre, lancia l’ipotesi di una grande iniziativa cui dar vita nel mese di settembre, che convochi gli stati generali irpini dell’edilizia, ai quali far partecipare oltre che sindacati e costruttori, tutti i rappresentanti degli enti locali e rappresentanti della amministrazione regionale, per valutare quali sono i canali di accesso ai finanziamenti per l’edilizia pubblica, per le infrastrutture e per stabilire un programma di azione affinché il settore possa rimettersi in moto. Il comparto edile – conclude Famiglietti – del resto rappresenta una delle voci di maggiore importanza del tessuto produttivo irpino. La situazione che si è venuta a determinare nell’ultimo anno rischia di vedere completamente azzerata l’economia del settore, una eventualità che va al più presto scongiurata con un’azione seria e responsabile da parte di tutti gli attori, che veda il sindacato a livello unitario promotore di un confronto volto ad imprimere una svolta nel settore delle costruzioni”.

SPOT