Fini: “Ripartire da una destra che va oltre gli slogan”

AVELLINO – “Tra alti e bassi, il rapporto con Berlusconi è durato 20 anni. Si può dire sia stato di reciproco interesse, entrambi avevamo capito che per governare avevamo bisogno l’uno dell’altro. Tuttavia all’inizio riuscivo a convincerlo nel modificare alcune sue posizioni, come ad esempio l’alleanza con la Lega perchè rappresentava uno squilibrio. All’indomani della nascita del Pdl, il mio errore fu quello di far confluire AN nel Popolo delle Libertà”. E’ quanto ha affermato Gianfranco…

AVELLINO – “Tra alti e bassi, il rapporto con Berlusconi è durato 20 anni. Si può dire sia stato di reciproco interesse, entrambi avevamo capito che per governare avevamo bisogno l’uno dell’altro. Tuttavia all’inizio riuscivo a convincerlo nel modificare alcune sue posizioni, come ad esempio l’alleanza con la Lega perchè rappresentava uno squilibrio. All’indomani della nascita del Pdl, il mio errore fu quello di far confluire AN nel Popolo delle Libertà”. E’ quanto ha affermato Gianfranco Fini, presente oggi pomeriggio al Circolo della Stampa di Avellino, in occasione della presentazione del suo libro: “Il ventennio, io Berlusconi e la destra tradita”. “Berlusconi pensa di avere sempre ragione, è abituato a comandare, crede che l’Italia sia il Milan ed io avevo sottovalutato che nel momento in cui bisognava mediare la sua natura sarebbe prevalsa”- ha proseguito Fini -. Poi una parentesi sul periodo in cui ha svolto il ruolo di Presidente della Camera: “Non sono stato capito, io svolgevo il mio ruolo che era quello di essere imparziale. Me lo imponeva la Costituzione. L’obiettivo adesso è ripartire da una destra europea che va al di là degli slogan e dei luoghi comuni”.

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