L’incredibile odissea di un irpino: credeva di essere finito in un film

Ricordate il film “Detenuto in attesa di giudizio” con Alberto Sordi protagonista di una incredibile ma reale vicenda giudiziaria? Un avellinese da tempo residente negli Stati Uniti ha vissuto quella stessa situazione.

Giancarlo Massetti, 52 anni e cittadino americano dal 2014, è andato via dall’Italia da molti anni per una vicenda che egli stesso ci racconta in questo suo scritto. La nostalgia è sempre tanta, però, e nel mese scorso ha voluto trascorrere un paio di settimane in Europa: dapprima ha festeggiato il suo compleanno a Londra, poi ha fatto una rimpatriata in Italia, ad Avellino, per fare visita ai cugini e agli zii con cui ha sempre mantenuto un rapporto molto stretto, seppure limitato a videochiamate e messaggi. Un viaggio di piacere che si è trasformato in incubo, un qualcosa che offre uno spaccato reale di cosa può accadere quando la burocrazia fa a pugni con la realtà. Dopo che avrete letto questo racconto, tenete conto che Massetti, alla fine del nostro incontro, ha pure detto: “Mi è andata bene…” riferendosi a una mini vicenda giudiziaria dai contorni anomali e a tratti tratti unica nel suo genere nella storia della giustizia italiana. E che potrebbe capitare a tutti.

 

“Il Massetti ex- sottufficiale della Guardia di Finanza dal 1986 al 1997 (anno in cui volontariamente decide di congedarsi dal Corpo) nel 1998 fa domanda di asilo politico negli Stati Uniti per opinione politica. L’asilo politico gli viene riconosciuto nel 2004 e convalidato nel 2014 dal 9th circuit  della Corte Federale americana, massimo organo giudicante un gradino prima della Suprema Corte. La sentenza definitiva  posta in essere da una camera di consiglio di 3 giudici (V.g.s. in Google: Massetti Vs Gonzales) e riconosciuta materia di legge nell’orientamento della normativa sull’immigrazione nel territorio degli Stati Unti.

I fatti sono riconducibili alla seconda metà degli anni ’90. Il Massetti, in quel tempo testimone di accusa nei confronti di un suo ex-superiore di reparto nella provincia di Bergamo (per reati che andavano dalla concussione , corruzione all’abuso di ufficio), viene messo sotto indagini dai suoi stessi superiori per fattispecie criminose che vengono di fatto archiviate dal G.I.P. Arbasino della Procura di Milano, il quale denota nella sentenza di archiviazione e non luogo a procedere nei confronti dell’ ex maresciallo della Gdf, una marcata ostilità da parte dei suoi stessi diretti superiori di reparto.

Per quanto sopra il Massetti si congeda dal Corpo nel 1997 , si trasferisce negli U.S.A,  e richiede asilo politico. Agli atti atti dell’immigrazione americana ci sono non solo gli atti di cui alla sentenza del G.I.P. di Milano e documenti militari riservati ma sembra addirittura intercettazioni ambientali illegalmente operate a suo tempo e per le quali lo stesso Massetti – tramite i suoi legali –  inoltrò al CSM un dettagliato esposto.

Durante l’assenza dal territorio dello stato italiano vengono celebrati, sempre presso il Tribunale di Milano, altri due processi a carico del Massetti, svoltisi chiaramente in contumacia in quanto l’imputato era già sotto asilo politico negli U.S.A. e quindi non in grado di essere presente per porre in essere un’adeguata difesa. In sintesi il Massetti viene condannato ad una pena definitiva di un anno e mesi due di detenzione, fruendo dei benefici di legge a suo favore in quanto incensurato. Tutti gli atti di cui alla sentenza, condanna e mandato di arresto – a cura del PM Ferdinando Pomarici del Procura di Milano – erano datati tra il 2001 ed il 2003 e di fatto rimasti registrati presso i terminali della Polizia di Stato.

Ma la sentenza con relativa condanna di fatto mai perseguita dalla stessa Procura di Milano da oltre anni 10, era quindi non più applicabile a titolo di legge. Nessuno s’era premurato però di aggiornare la situazione disponente l’arresto del Massetti.

E qui inizia la bella (?) disavventura del Massetti a tratti fantozziana.

Dopo un viaggio di piacere a Londra per festeggiare il suo compleanno, il Massetti decide di trascorrere qualche giorno presso i parenti, per andare a visitare al cimitero di Avellino per andare sulla tomba di sua madre e di altri prossimi congiunti. Poi, si prepara al rientro negli Stati uniti concedendosi una giornata da turista a Napoli per visitare il Monastero di Santa Chiara ed altre bellezze della città partenopea. Per evitare una levataccia il giorno successivo per se e per chi dovrebbe accompagnarlo, da Avellino, alle 6 del mattino all’aereoporto, decide di prenotatare un’hotel presso la stazione di Napoli, ultima notte prima del ritorno negli U.S.A.

All’alba del mattino successivo, però, il suo sonno viene bruscamente interrotto: personale dalla Polizia di Stato di Napoli si presenta in albergo, dove il Massetti era stato registrato. L’uomo viene prelevato, condotto in stato fermo in cella di sicurezza e successivamente trasportato nel carcere di Poggioreale. Pare un sogno, uno scherzo, sicuramente qualcosa di irreale. Il Consolato U.S.A. viene informato su sollecitazione dallo stesso Massetti. Dopo 3 giorni e 2 notti trascorse in carcere, finalmente il  Sostituro Procuratore Andrea Fraioli, della Procura della Repubblica di Milano, comprende il macroscopico errore giudiziario commesso ed in tempi rapidissimi (peraltro atipici nel sistema giudiziario italiano) ordina l’immediata scarcerazione del Massetti il quale finalmente può mettersi in viaggio e ritornare a casa in California, dove da anni lavora presso una grande industria americana per la costruzione di aeromobili. E dove adesso sta leggendo questo suo racconto.

Lo stesso Massetti ci ha raccontato: “Nella sfortuna di aver conosciuto per la prima volta nella mia vita il sistema carcerario italiano mi reputo estremamente fortunato nell’aver risolto questa vergognosa vicenda in tempi velocissimi, quasi da record mondiale, conoscendo il sistema giudiziario italiano. A dir la verità la stessa pattuglia della Polizia di Stato che mi arrestato, nonché la Polizia Penitenziaria del carcere di Poggioreale, avevano seri dubbi sul contenuto ed efficacia del mandato di arresto ma hanno dovuto fare il loro lavoro. Ho nominato legali di fiducia sul da farsi per ottenere quanto meno in tempi rapidi i danni materiali di cui a questo errore giudiziario”.

Si, perchè Massetti pretende il giusto risarcimento, per l’incredibile vicenda che gli ha procurato un danno morale incalcolabile e quello materiale dovuto al biglietto di viaggio perduto e uno acquistato a prezzo poi più alto. Ci ha detto pure: “Presenterò un’esposto al CSM per fare emergere eventuali responsabilità: quasi sicuramente cadrà nel nulla, come già accaduto a suo tempo nei confronti del PM Ramondini di Milano. La magistratura italiana è, a torto o ragione, altamente politicizzata. Il tutto penalizza quei magistrati che onestamente e fuori dai centri politici di potere fanno debitamente il loro lavoro e che purtroppo a volte non sono destinati a fare molta carriera. Ma questo accade anche un po’ dappertutto negli apparati e sistemi di potere della favolosa Repubblica Italiana. Io in Italia per fortuna non ci vivo più e non pago le tasse. Ci ritorno solo in vacanza in quanto sicuramente dal punto di vista strettamente turistico- gastronomico uno dei paesi più belli del mondo. Dal punto di vista socio-politico ed economico mi sento estremamente contento, a tratti oserei dire felice,  per quella parte di italiani che pensano  nonostante tutto, di vivere in uno stato democratico e garantista. Buona Fortuna a tutti voi.”

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