Lavoro, Uil: subito segnali forti o sarà sciopero generale

Servono segnali forti a sostegno del lavoro e del Mezzogiorno oppure sarà mobilitazione dei lavoratori, dei cittadini, dei giovani senza lavoro. Questo il messaggio lanciato dal Direttivo regionale della UIL Campania al quale ha partecipato la delegazione della UIL di Avellino, guidata dal Segretario Generale Franco De Feo. I dati del dossier della Regione Campania su quanto costa la crisi nella nostra Regiuone non fanno altro che confermare lo stato d’allarme sociale ed economico che la UIL aveva già preannunciato nei mesi scorsi. Le cifre, le constatazioni non bastano, perché siamo già nel pieno di una profonda rottura sociale, come denunciato unitariamente nella grande manifestazione regionale del 2 luglio scorso con i leader nazionali di CGIL, CISL, UIL e UGL. Il Presidente Caldoro convochi le parti sociali per fare scelte chiare e definitive sui fondi strutturali e sulle vertenze più urgenti della Campania, a partire dai trasporti, alla sanità fino alla riorganizzazione delle Partecipate. La UIL Campania è aperta a discutere, condividere, ma solo di fronte a proposte di merito, a piani industriali effettivi, ad obiettivi precisi per lo sviluppo dell’apparato produttivo della nostra Regione. Nei mesi scorsi, ha detto con forza la Segretaria Regionale Anna Rea, abbiamo siglato il contratto Campania ma per il momento è ancora una scatola vuota e non solo per la mancanza di risorse, ma anche per un nuovo immobilismo degli attori in campo, che si arrabattano a cercare soluzioni in solitudine, tradendo lo spirito e l’obiettivo iniziale dello stesso Contratto. “I lavoratori, i giovani, i pensionati e le famiglie, ha dichiarato il Segretario UIL di Avellino – Franco De Feo, – stanno fronteggiando da soli cassa integrazione, disoccupazione, tasse altissime, servizi primari scadenti, consumi ridotti all’essenziale senza che siano sollevati da una prospettiva nuova, da uno spiraglio di cambiamento. E segnali positivi non sono arrivati dall’incontro con il Governo Monti, niente sulla crescita che passa per il finanziamento di grandi progetti per il Mezzogiorno ed anche attraverso una detassazione dei salari e delle pensioni a partire dalla detassazione dei premi di produttività: cio’ favorirebbe la ripresa dei consumi. Unico spiraglio positivo, in attesa di concretizzazione le proposte, arrivate oggi al tavolo tecnico nazionale con il pool di Ministri interessati che vanno nella direzione auspicata come l’ipotesi di rifinanziamento del “bonus occupazione” e gli interventi per i giovani attraverso stage e tirocini, ma è sul piano del rilancio del sistema produttivo che si deve fare di più indirizzando mirati incentivi alle imprese che stanno resistendo alla crisi e valorizzando le vocazioni economiche di molte aree del Sud”.

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