Saira, Bruno: “Anche la Regione può fare la sua parte”

“E’ utile organizzare una forte pressione sulla Regione Campania; i 56 lavoratori della SAIRA meritano una risposta. In questa vertenza, se pensiamo che due delle tre commesse garantite da Vetrella per sostenere l’uscita dalla crisi per la FIREMA, sono progettate proprio dal gruppo SAIRA, la Regione, può rivelarsi determinante”. E’ quanto afferma Generoso Bruno, esponente del Partito Democratico.
“Non è possibile immaginare, quindi, per il gruppo Tosoni, un arroccamento esclusivamente nella sua sede veronese; quello di Pianodardine è uno stabilimento che, nonostante la crisi di questi anni, ha continuato a produrre utili. E’ inspiegabile, però, – prosegue Bruno – il comportamento della proprietà sia nei confronti delle maestranze irpine che nella mancata risoluzione dei problemi logistici legati ai capannoni industriali. Sulla vicenda logistica, ormai, quelle di Tosoni appaiono scuse deboli.
Siamo di fronte non solo ad un impegno preso dall’ASI ma anche ad un altro garantito dalla stessa proprietà dell’attuale sito che ospita le lavorazioni della SAIRA. Esiste, quindi, una possibilità sia riguardo ad una nuova collocazione degli impianti nel nucleo industriale e sia la praticabilità di una dilazione nei pagamenti per le spettanze relative al fitto per l’attuale sito. Sono fiducioso nel lavoro della Prefettura di Avellino per poter garantire un incontro che coinvolga direttamente la proprietà.
Occorre, però, che Tosoni si sieda al tavolo abbandonando il piglio “padronale” con cui in questi anni ha provato a gestire i rapporti con le maestranze e con le parti sociali, a cominciare dai 13 licenziamenti su cui sono in corso le cause per il reintegro. Richiamo l’azienda ad una vera responsabilità sociale. L’Irpinia non può essere solo terra di conquista quando conviene” – conclude Bruno -.

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