Il distretto di Solofra male nella classifica Confartigianato

SOLOFRA – Il terzo rapporto sui distretti industriali italiani ha consegnato un quadro decisamente preoccupante della realtà produttiva solofrana. Basti pensare che Solofra figura nell’elenco delle realtà distrettuali dove è più complesso e difficile fare impresa. Stando ai parametri dell’Indice Confartigianato 2012 della Qualità della Vita dei Distretti (vengono presi in considerazione aspetti come la fiscalità, il credito, la burocrazia etc etc) il distretto conciario di Solofra riesce a totalizzare un valore di 501. Tanto, troppo il distacco esistente rispetto al primo distretto in classifica, quello cioè dove è più agevole fare impresa, che è il distretto del porfido Borgo Valsugana con un valore di 743. E quel che è peggio il valore del distretto solofrano dell’industria conciaria non è poi così lontano dal dato peggiore che spetta al distretto tessile di S.Agata dei Goti, Casapulla, S. Marco dei Cavoti, Aversa, Trentola-Ducenta in provincia di Benevento che si attesta sul valore di 468 punti. A trascinare verso il basso è l’aspetto del credito. L’indice mette a confronto le differenti relatà e fotografa le migliori tre e le peggiori tre. Il distretto conciario di Solofra figura fra queste ultime. Anzi per quanto riguarda il sistema del credito la realtà produttiva irpina, secondo Confartigianato, occupa il penultimo posto in classifica. In questa terna tutt’altro che onorevole figurano al terzultimo posto quindi meglio di Solofra, si fa per dire ovviamente, il distretto industriale dell’Agro-Alimentare di Nocera Inferiore-Gragnano. All’ultimo posto figura invece il distretto industriale del Tessile di S. Agata dei Goti, Casapulla, S. Marco dei Cavoti, Aversa, Trentola Ducenta. Per quanto riguarda il settore del credito i primi tre posti sono occupati dal distretto del Porfido e della pietra di Borgo Valsugana, al secondo posto si attesta il distretto del Ferro delle Valli Bresciane (Lumezzane), il terzo posto è invece occupato dal distretto delle Confezioni e dell’abbigliamento della Bassa Bresciana. Un dato, quello dell’accesso al credito, che non può non impensierire gli imprenditori solofrani visto che chiudere i rubinetti del credito vuol dire compromettere le opportunità per le aziende di reggere ai colpi della crisi gettando le basi quindi per una ripresa dell’attività produttiva.

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