Fma: operai chiedono a Sibilia un incontro

Fma: operai chiedono a Sibilia un incontro

Le rsu della Fma chiedono un incontro urgente al presidente della Provincia Cosimo Sibilia. Ecco il testo di un comunicato firmato congiuntamente da Fim-cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Fismic, Ugl:
“Il piano industriale presentato dall’Amministratore delegato della Fiat, Marchionne, contiene indubbi elementi di novità a partire dall’obbiettivo di produrre nel nostro Paese 1.400.000 automobili nel 2014. Prendiamo quindi atto positivamente della sostanziale modifica di quanto previsto in precedenza dall’Azienda. Questo è stato possibile anche grazie alla mobilitazione dei lavoratori e delle istituzioni locali. L’incremento della produzione è previsto dall’Azienda solo a partire dal secondo semestre del 2011, va sottolineato anche che per il 2010 e per il primo semestre 2011, si accentua il calo della produzione, con una previsione di caduta del mercato dell’auto del 10% in Europa e che avrà una ricaduta del gruppo Fiat in Italia con un taglio del 30% delle vendite di autovetture. Questo significa che anche i prossimi mesi saranno segnati da un esteso e diffuso ricorso alla Cassa integrazione per gran parte degli stabilimenti Fiat e di conseguenza anche negli stabilimenti che producono motori tra i quali la FMA che ad oggi risulta essere lo stabilimento più penalizzato dal ricorso alla cassa integrazione straordinaria che si esaurirà il primo novembre dell’anno in corso. Ci troviamo quindi di fronte, a una situazione di vera emergenza sociale che ormai si trascina da circa due anni. Si tratta di un problema che chiama in causa il Governo, le istituzioni locali e la Fiat sia per l’ estensione della durata della Cassa integrazione, che per i livelli e le forme dell’integrazione al reddito. Rispetto allo stabilimento di Pratola Serra, chiediamo che il Presidente dell’Amministrazione Provinciale, di concerto con l’Assessorato al Lavoro e alla Formazione si facciano promotori di un incontro specifico presso il Ministero dello Sviluppo tra azienda, sindacati  di categoria e RSU per conoscere gli aspetti legati alle tipologie di motori, alla tempistica e ai volumi che dovranno essere prodotti dalla FMA; e se tali volumi produttivi sono sufficienti nell’immediato a garantire la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali. Riteniamo inoltre necessario continuare ad assicurare una integrazione al sostegno al reddito,sia da parte delle istituzioni, ma anche da parte della stessa azienda e che venga predisposto un piano di formazione finalizzato alla crescita professionale da realizzarsi all’interno dello stabilimento. Per questo, anche in considerazione del fatto che dalla Regione ancora non arrivano risposte, chiediamo all’Amministrazione Provinciale che venga convocato un tavolo per discutere di questi temi”.

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