Federbiologi, ottenuto Cig in deroga: salvi 84 posti di lavoro

Federbiologi, ottenuto Cig in deroga: salvi 84 posti di lavoro
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 71 del 30/11/2009  è stato pubblicato il Decreto dirigenziale n. 147 del 9 novembre 2009 – Concessione trattamenti in deroga art. 2 comma 36 L 203/08 – D.I. n. 46449 del 7/7/09 – Accordi Istituzionali dell’11/3/09 e 21- 28/07/09 – Accordo Quadro…

Federbiologi, ottenuto Cig in deroga: salvi 84 posti di lavoro

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 71 del 30/11/2009  è stato pubblicato il Decreto dirigenziale n. 147 del 9 novembre 2009 – Concessione trattamenti in deroga art. 2 comma 36 L 203/08 – D.I. n. 46449 del 7/7/09 – Accordi Istituzionali dell’11/3/09 e 21- 28/07/09 – Accordo Quadro del 27/4/09 – Delibera Giunta Regionale n. 1209 del 7/7/09 – Convenzione con Direzione Regionale INPS del 9/7/09 – Concessione CIG in deroga favore lavoratori Laboratori Analisi. “Il provvedimento è la felice conclusione di una serie di incontri nazionali e regionali voluti dalla Segreteria Nazionale di S.Na.Bi.L.P. – FEDERBIOLOGI (Sindacato Nazionale Biologi Liberi Professionisti) e dall’Ordine Nazionale dei Biologi, nella persona del compianto Presidente prof. Ernesto Landi già a partire dal maggio di quest’anno”. Lo afferma in una nota la dott.ssa Elisabetta Argenziano, Segretario Nazionale S.Na.Bi.L.P. Federbiologi Sindacato Nazionale Biologi Liberi Professionisti. “Gli ammortizzatori sociali in deroga richiesti – prosegue la nota – sono quelli previsti dalla legge finanziaria 203/08 art.2.co.36 e dall’utilizzo dei fondi europei (FSE e FAS). Il provvedimento ha seguito l’iter istituzionale, partendo, come da norma, dalla sottoscrizione del verbale di accordo con le OO.SS. confederali di categoria fino all’autorizzazione del tavolo istituzionale di concertazione presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Campania. Il provvedimento regionale interessa, per il periodo compreso tra l’1.10.09 e il 31.12.09, un totale di 84 unità lavorative dipendenti di 22 laboratori di analisi accreditati, dislocati sul territorio regionale e precisamente il 63% nella provincia di Napoli e il 37% nella provincia di Avellino. Esso prevede un impegno economico complessivo, da erogare attraverso le sedi INPS territorialmente competenti, pari a 418.045,02 Euro, di cui 351.492 sui fondi nazionali assegnati alla Regione con il DM 450080 del 19.02.009 e con il D.I. 46449 del 07.070.09, e euro 66.552 sul Fondo regionale. L’esigenza di ricorrere a tali strumenti di sostegno è stata determinata dalla necessità di fronteggiare la grave situazione economica e il conseguente calo di “commesse”, derivanti in Campania dall’applicazione sia del piano di rientro L. n. 311/2004 e successiva DGRC n. 460/07 che della legge n. 296/06, all’art.1, comma 796, lettera o, che ha previsto uno sconto pari al 20% degli importi indicati per le prestazioni di diagnostica nei laboratori privati accreditati. Tale situazione, aggravata da una programmazione insufficiente ai bisogni del territorio, ha generato un progressivo esaurimento del volumi di prestazioni e dei relativi tetti di spesa causando, già a partire dall’ottobre scorso, in alcune Asl della Campania, un’interruzione dell’erogazione delle prestazioni. Tale circostanza, che già nello scorso anno ha inciso pesantemente sul reddito globale d’impresa delle strutture, avrebbe determinato, se non fossero intervenute tali misure, il licenziamento forzato del personale dipendente formato da professionisti specializzati (biologi, medici ecc.) tecnici di laboratorio e personale di segreteria. L’ausilio degli ammortizzatori sociali eviterà al settore tali rovinose conseguenze che porterebbero all’incremento del tasso di disoccupazione in Campania e consentirà, con l’aiuto delle strutture regionali, l’avvio di percorsi formativi, per non disperdere un patrimonio di risorse umane e professionali che finirebbe per dissiparsi e probabilmente diventerebbe irrecuperabile in un prossimo futuro. Inoltre consentirà all’intero settore dei laboratori privati accreditati di continuare a investire in appropriatezza delle prestazioni e offrire all’utenza un sempre migliore servizio di qualità”.

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