Crisi occupazionale in Irpinia, De Lieto scrive a Napolitano

Il Segretario Generale del S.C.S.D. “Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa” Antonio de Lieto, ha inviato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano il seguente documento, in relazione alla grave crisi occupazionale esistente in provincia di Avellino.
“Signor Presidente, la grave crisi economica che si abbatte sul Paese sta mettendo in ginocchio la provincia di Avellino che, più delle altre, sta pagando lo scotto di una situazione gravissima, caratterizzata dalla quotidiana chiusura di attività industriali, commerciali, artigianali e agricole, un contesto che non presenta, al momento, validi sbocchi, per dare certezze e speranza, non solo ai tanti padri di famiglia che rimangono senza occupazione, ma che ai troppi giovani che bussano al mondo del lavoro, senza trovare risposta. È ripresa l’emigrazione della nostra gente, un’emigrazione forse diversa da quella degli anni ‘50 e ‘60, ma non per questo meno dolorosa e, purtroppo, sono tanti i giovani che lasciano la nostra provincia e chi sa se il loro futuro sarà nella nostra terra.
Una classe politica incerta e scarsamente coesa di fronte a questo tsunami che si è abbattuto sulla nostra collettività provinciale lascia perplessi tanti cittadini che non vedono sbocchi all’attuale situazione. Quando chiude una fabbrica non sono soltanto i posti di lavoro che si perdono ma c’è una conseguenza a catena che è quella della cancellazione del lavoro nell’indotto, l’inaridimento del tessuto sociale, l’impoverimento, in genere, del territorio.
Di fronte al dramma di migliaia e migliaia di padri di famiglia e di giovani, c’è da chiedersi, cosa ha fatto la classe politica provinciale regionale e anche nazionale. Impegni non mantenuti, un fiume di parole e poi il nulla. I giorni passano, la situazione si aggrava, come pure cresce la rabbia di tanti cittadini verso le Istituzioni, incapaci, o non in grado, di rispondere con concretezza alla sfida che i tempi hanno imposto anche alla provincia di Avellino.
Signor Presidente, è ben nota la Sua sensibilità verso i problemi sociali, ed in primo luogo quelli del lavoro, ed è proprio per questo che mi rivolgo a Lei affinché faccia sentire la Sua voce a sostegno delle ragioni dei lavoratori della provincia di Avellino che vivono un momento difficile e drammatico, per spronare la classe politica e l’intera collettività provinciale e regionale affinché la ripresa delle attività produttive e le possibilità occupazionali possano dare speranza ai tanti che hanno persino cessato di sperare.”

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