Castagne e nocciole: chiesto riconoscimento stato di calamità

Apprezzamento è stato espresso dal presidente della commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania, On. Pietro Foglia (UDC) per la richiesta della Giunta Regionale al MIPAAF di riconoscimento dello stato di calamità naturale dell’evento siccità e caldo-umido nel periodo 1 giugno-10 ottobre 2012, tra l’altro per le produzioni castanicole e corilicole delle province di Avellino, Caserta e Salerno.
Tale provvedimento, preliminare all’individua…

Apprezzamento è stato espresso dal presidente della commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania, On. Pietro Foglia (UDC) per la richiesta della Giunta Regionale al MIPAAF di riconoscimento dello stato di calamità naturale dell’evento siccità e caldo-umido nel periodo 1 giugno-10 ottobre 2012, tra l’altro per le produzioni castanicole e corilicole delle province di Avellino, Caserta e Salerno.
Tale provvedimento, preliminare all’individuazione dei necessari provvedimenti a sostegno degli agricoltori, segue la specifica richiesta avanzata della commissione Agricoltura del Consiglio regionale della Campania che aveva prima in sede di Audizione e poi con una specifica risoluzione, sollecitato e invitato all’adozione di tale provvedimento.
“E’ importante ora seguire l’ulteriore iter in sede ministeriale per la rapida adozione da parte di quest’ultimo – dice il presidente Foglia -. Al contempo non dobbiamo abbassare la guardia sul fronte della lotta fitosanitaria. Ribadisco la necessità di adottare provvedimenti che impongano anche nei castagneti del demanio pubblico adeguate azioni di prevenzione e di lotta per non rendere vane le azioni intraprese sulle coltivazioni delle aziende private”. Inoltre in un momento di persistente difficoltà dei comuni Montani, il via libera della Giunta Regionale ai piani di riparto per le Comunità Montane confermano l’attenzione della Regione nei confronti degli stessi, per i quali resta alta l’attenzione per una rapida conclusione delle problematiche relative alla forestazione per gli anni 2011 e 2012. I piani di riparto ammontano a circa 3 milioni di euro, di cui un terzo relativo al residuo dell’anno 2009 del Fondo Nazionale per la Montagna di cui alla legge 97/94, peraltro anno in cui il Fondo è stato eliminato dal Governo Berlusconi. Mentre i restanti 2 milioni sono relativi al Fondo regionale del 2010 di cui alla LR n. 17/1998. “Al di là degli approfondimenti tecnici tuttora in corso sulla utilizzazione delle risorse per la programmazione forestale 2012 a valere sui fondi Fas – conclude il presidente Foglia – è necessaria la tempestiva chiusura, da parte degli uffici competenti, del segmento ancora aperto per l’anno 2011 per il quale è d’obbligo la immediata conclusione della liquidazione a favore delle Comunità Montane per gli interventi ammessi dalle direttive forestali del PSR”.

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