Troppe assenze a scuola, denunciati genitori

Troppe assenze a scuola, denunciati genitori
Nell’ambito delle verifiche effettuate dai Carabinieri di tutte le Stazioni della Compagnia di Montella presso gli istituti scolastici presenti sul territorio di competenza, di cui 8 scuole primarie, 5 scuole secondarie inferiori e 2 secondarie superiori, al fine di accertare la presenza degli alunn…

Troppe assenze a scuola, denunciati genitori

Nell’ambito delle verifiche effettuate dai Carabinieri di tutte le Stazioni della Compagnia di Montella presso gli istituti scolastici presenti sul territorio di competenza, di cui 8 scuole primarie, 5 scuole secondarie inferiori e 2 secondarie superiori, al fine di accertare la presenza degli alunni che risultavano effettivamente iscritti presso ciascun istituto di istruzione, ma che spesso, per ingiustificati motivi, non frequentavano regolarmente le lezioni e/o erano assenti ingiustificatamente per lunghi periodi, sono già emersi i primi casi di dispersione scolastica. In particolare, i Carabinieri della Stazione di Caposele, dalle verifiche compiute hanno accertato un episodio di inosservanza degli obblighi scolastici presso alcuni Istituti Scolastici nel territorio di competenza riscontrando che un alunno regolarmente iscritto, nonostante le varie e numerose sollecitazioni indirizzate alla famiglia da parte dei docenti e del dirigente scolastico, aveva fatto registrare numerose assenze dalle lezioni senza alcuna plausibile giustificazione. I Carabinieri, pertanto, procedevano a denunciare in stato di libertà i genitori degli alunni per mancato adempimento sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione e per inosservanza dell’obbligo dell’istruzione obbligatoria dei minori. Gli ulteriori accertamenti finalizzati ad individuare le cause che avevano costretto i minori in questione a non frequentare la scuola, permettevano di verificare che i nuclei familiari attenzionati vivono purtroppo in situazioni di disagio economico con i figli che contribuiscono al bilancio familiare lavorando nei campi o collaborando in altro modo al magro bilancio familiare. Pertanto, i militari provvedevano immediatamente a far rientrare i ragazzi a scuola attivando nel contempo, seguendo una consolidata procedura, i servizi sociali al fine di assicurare sia ai minori che ai rispettivi nuclei familiari la necessaria assistenza. Le attività di indagine sono state condotte in stretta collaborazione con i magistrati delle Procura di Sant’Angelo dei Lombardi, coordinata dal Procuratore Capo Dott. Antonio Guerriero

SPOT