Lavoro nero, Vassiliadis: “Vera piaga sociale dell’Irpinia”

Lavoro nero, Vassiliadis: “Vera piaga sociale dell’Irpinia”

“I dati della Commissione per l’emersione del lavoro nero in provincia di Avellino, purtroppo, restituiscono ancora una volta un quadro a dir poco allarmante seppur ben noto sia alle Organizzazioni Sindacali che alle Forze dell’Ordine come pure agli stessi organi ispettivi. Nonostante i blitz, i controlli e le sanzioni, il lavoro sommerso in Irpinia continua ad essere una vera e propria piaga sociale, difficile da contrastare. E la crisi economica in atto purtroppo è una delle cause principali dello sfruttamento della manodopera in nero”. Così il segretario generale dell’Ugl-Utl di Avellino Costantino Vassiliadis che ha partecipato insieme ai colleghi di Cgil, Cisl ed Uil alla riunione del Cles per esaminare i dati raccolti nel periodo aprile-giugno 2010.
“Il lavoro che quotidianamente svolgono le Forze dell’Ordine, l’Inps, l’Inail e l’Ispettorato del Lavoro rispecchiano la realtà. Così come è in crescita la disoccupazione ma anche il numero dei lavoratori che da un giorno all’altro perdono il posto così cresce il numero dei lavoratori irregolari.
Le maestranze, purtroppo – prosegue Vassiliadis – sono costrette ad accettare di lavorare nella illegalità pur di portare a casa i soldi necessari per sopravvivere e purtroppo in diversi casi mettono a rischio la propria vita perchè questa crisi non dà loro una alternativa. Nel ringraziare l’operato degli organi ispettivi e nel ribadire l’importanza della lotta al lavoro nero, l’Ugl è al fianco dei lavoratori in difesa e a tutela dei loro diritti”.

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