Truffa e riciclaggio: otto indagati. Tre sono irpini

Truffa, riciclaggio e favoreggiamento per una frode da 185mila euro. Otto gli indagati, tre gli irpini coinvolti: due avellinesi ed un montorese. I tre sono accusati di aver concorso nel reato di riciclaggio per occultare i proventi della stessa frode che era stata messa in atto da uno dei soggetti indagati.

La vicenda, seguita alla denuncia da parte dei vertici dello stesso istituto di credito risale a pochi mesi fa. Il sostituto procuratore di Vallo della Lucania, il pm Vincenzo Palumbo, ha firmato un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti degli otto sulla base delle indagini che sono state compiute dai militari dalla Guardia di Finanza di Agropoli.

Tutto sarebbe stato organizzato da un soggetto del salernitano. Lo stesso tra il 26 maggio ed il primo giugno del 2017 sarebbe riuscito ad immettere sul suo conto corrente acceso preso la filiale dell’istituto di credito salernitano quattro note di presentazione a debito di una società estera che successivamente si sono rivelate inesistenti.

Nel frattempo però lo stesso è riuscito a trasferire le somme ad altri soggetti, tra cui i tre irpini indagati, grazie anche alla presunta complicità con la rimozione del blocco disposto dalla Direzione Centrale della banca sul conto corrente in questione. Da qui sarebbero scattate le operazioni, in poche ore versamenti a quattro distinti conti correnti per circa 110 mila euro. Tutto da parte dell’autore della presunta truffa. Versamenti tra i 50mila ed i 10mila euro. Tutti concorrendo proprio ad aiutare il principale indagato a spostare la somma delle note di debito inesistenti che sarebbero state comunque riconosciute.

Gli otto indagati, ora, avranno venti giorni di tempo per poter chiedere di essere ascoltati dal magistrato che conduce le indagini o dalla pg che sarà delegata per chiarire ed eventualmente respingere gli addebiti che gli sono contestati e che potrebbero portarli presto davanti al Gup del Tribunale.

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