Spaccio di droga in Irpinia, giudizio immediato per 5 persone

Il Procuratore della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, Antonio Guerriero, ha avanzato al Gip richiesta di giudizio immediato nei confronti dei sottonotati soggetti implicati, a vario titolo, nella complessa attività investigativa che in data 8 luglio 2011 aveva portato all’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 2 ordinanze di obbligo di dimora ed a numerosi sequestri di sostanze stupefacenti (principalmente eroina ed hashish) per spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti nei Comuni di Frigento, Gesualdo e Sturno: D’Adamo Michele; Famiglietti Maurizio; Bevilacqua Giuseppe; Capobianco Demetrio; Morra Giuliano.
Il Giudice ha fissato l’udienza il giorno 23 novembre 2011. Le sette persone oggetto dell’ordinanza cautelare sono ritenuti i principali responsabili dello spaccio sistematico di sostanze stupefacenti svolto negli ultimi anni in Irpinia, con particolare riferimento all’intera Valle dell’Ufita ed ai Comuni di Frigento, Sturno e Gesualdo.
Le misure cautelari indicate scaturivano da una lunga e complessa attività di indagine denominata “crackers”, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano coordinata dal Comando Provinciale Carabinieri Avellino, ed ha consentito di accertare che gli indagati, vero e proprio punto di riferimento per i tossicodipendenti della zona, si recavano nell’hinterland partenopeo per l’acquisto di sostanza stupefacente e talvolta erano essi stessi a contattare gli acquirenti, ricacciando nell’incubo della dipendenza anche coloro che tentavano faticosamente di uscirne.
L’indagine effettuata dalla Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi ha consentito di acquisire un quadro probatorio granitico, integralmente condiviso dal GIP – sviluppatosi attraverso svariate relazioni di servizio, numerosi sequestri di sostanze stupefacenti, intercettazioni telefoniche e dichiarazioni etero accusatorie da parte di oltre venti acquirenti della droga.
Taluni degli indagati avevano, inoltre, dimostrato notevole pervicacia e capacità criminale perché, nonostante già in passato coinvolti in vicende giudiziarie, non hanno esitato a riprendere l’attività delittuosa addirittura nei confronti di persone ristrette in regime di arresti domiciliari. L’impianto accusatorio, sottoposto al vaglio del Tribunale della Libertà di Napoli, è stato confermato e può dirsi acquisito un quadro probatorio granitico e sventato un vasto traffico di sostanze stupefacenti del tipo hashish e eroina nel territorio della provincia di Avellino.

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