Struttura Fiera di Calitri danneggiata: il monito di Gallicchio

“Bisogna fare presto altrimenti la Fiera di Calitri rischia il collasso definitivo. I danni causati dal maltempo ai padiglioni Basilicata e Vulture possono compromettere in maniera definitiva tutto il calendario degli eventi programmati per il 2013. Di fronte a tutto ciò il progetto di rilancio messo a punto da Calitrifiere, diretta da Luigi Di Maio, rischia di andare in fumo aprendo a molte incognite sul futuro. Adesso, occorre uno sforzo comune di tutte le amministrazioni e gli enti che …

“Bisogna fare presto altrimenti la Fiera di Calitri rischia il collasso definitivo. I danni causati dal maltempo ai padiglioni Basilicata e Vulture possono compromettere in maniera definitiva tutto il calendario degli eventi programmati per il 2013. Di fronte a tutto ciò il progetto di rilancio messo a punto da Calitrifiere, diretta da Luigi Di Maio, rischia di andare in fumo aprendo a molte incognite sul futuro. Adesso, occorre uno sforzo comune di tutte le amministrazioni e gli enti che sono interessati al rilancio altrimenti si potrebbe correre il pericolo di archiviare non solo una delle manifestazioni più importanti dell’intero Mezzogiorno ma soprattutto un tassello importante del progetto di rilancio dell’intero territorio”. Pasquale Gallicchio dirigente provinciale del Partito democratico, nonché consigliere comunale di Bisaccia pone all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni quanto è accaduto nei giorni scorso a Calitri. Il maltempo ha provocato danni ingenti alle strutture della Fiera di Calitri.
L’esponente del Pd si rende promotore di un’azione per un’immediata risposta. “Di fronte allo scenario lasciato dal maltempo non ci si può abbandonare allo sconforto ma bisogna mettere in campo una risposta immediata che dia respiro alla speranza e concretezza di interventi. Certo i danni sono ingenti. Il padiglione Basilicata è stato sventrato e privato di un’intera facciata e di alcuni pannelli della tettoia, al padiglione Vulture sono state sfondate alcune vetrate, mentre altri padiglioni presentano alcune lamiere già sollevate. Certo che ad osservare bene la struttura denudata dai pannelli risalta all’occhio la scelta dei materiali usati per pannellare i padiglioni. Poco utili in una zona particolarmente esposta a forti intemperie. Dubbi che dovrebbero fugare i tecnici che hanno operato quelle scelte. Ora, però, bisogna incamminarsi verso una soluzione. Potrebbe essere utile – afferma Gallicchio – un summit tra tutti i soggetti interessati ad una operazione di salvataggio. Ma bisogna fare presto altrimenti la struttura rischia di subire altri danni, oppure ancora peggio, un graduale abbandono. Credo, sia opportuno da subito mettere in moto la macchina delle verifiche statiche e della sicurezza per poi passare al calcolo preciso degli interventi da sostenere. Ancora una volta siamo chiamati ad un grosso atto di responsabilità per salvare un pezzo di storia di questa terra e nello stesso tempo consolidare in maniera seria la volontà di continuare a tenere in vita uno strumento utile sia all’economia che all’impresa in una logica di sviluppo e progresso”.
L’esponente del Pd va oltre rivolgendo la sua preoccupazione anche all’ Associazione Culturale “Reaspecta”. “Proprio nel padiglione Basilicata – dichiara Gallicchio – l’Associazione Culturale “Reaspecta” aveva realizzato un teatro, ben presto diventato un valido punto di riferimento. Oggi, di quella struttura non resta più nulla. Il vento ha distrutto tutto. Mi dispiace molto per tutti i componenti dell’ associazione ma in particolare per Giuliano Morano presidente della Reaspecta e Giuliana Iannotti i veri motori dell’associazione che si sono sacrificati molto e hanno promosso appuntamenti culturali e progetti di notevole spessore. Basti pensare alla rassegna teatrale messa a punto con i disabili, oppure i tanti appuntamenti di qualità realizzati durante le diverse edizioni della Fiera di Calitri. Anche per loro la Fiera di Calitri deve rinascere. Come per la Fiera anche per “Reaspecta” ci potrebbe essere un’azione di solidarietà da parte delle associazioni presenti in Alta Irpinia”.

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