Rossano: “La vergogna delle opere pubbliche ad Avellino”

Rossano: “La vergogna delle opere pubbliche ad Avellino”

“Lo spostamento del percorso della metropolitana leggera costerà alla comunità avellinese molti milioni di euro”, – è quanto afferma in una nota l’Architetto Claudio Rossano – “che verranno pagati dai cittadini e non già dagli amministratori che tanto facilmente cambiano in corso d’opera progetti esecutivi già approvati. E’ infatti evidente che l’impresa che si è aggiudicato quell’appalto formulerà numerose riserve, sia perché ha ricevuto parzialmente il cantiere delle opere di progetto, sia perchè è stato mutato – per esclusivo intervento del Comune – il progetto esecutivo, sia perché non ha potuto programmare una corretta esecuzione dei lavori, secondo il cronoprogramma approvato dall’amministrazione. Su un così alto importo progettuale – circa 24 milioni di euro – stimo che le riserve andranno ben oltre il 20% degli importi appaltati. Ma una volta realizzata, l’opera porterà più svantaggi che vantaggi. La circolazione urbana già così problematica lungo via Colombo, Via Roma, Corso Europa, via Nappi, corso Umberto, via Francesco Tedesco verrà ancora più intasata dalla presenza dei mezzi della cd. “metropolitana leggera”, le cui enormi dimensioni non sono certo adatte a strade di ridotte dimensioni. Essi, per ragioni di sicurezza, dovrebbero poi utilizzare delle corsie preferenziali, evidentemente sottratte al normale traffico automobilistico. E tutto ciò avviene senza che il comune di Avellino sia dotato di un necessario piano traffico, per il quale anni fa si spese oltre un miliardo di vecchie lire. Insomma si genererà il più totale caos e, dopo qualche mese di “esperimento”, ci si renderà conto del disastro conseguito. Come avvenuto per tante opere… a cominciare dal Mercatone. Del resto della scarsa esecutività dei progetti approvati dal Comune di Avellino si è già avuta la prova col Tunnel della vergogna, per il cui completamento si vogliono assorbire ora somme destinate ad altre opere. Davvero dovrebbe essere iniziata una approfondita indagine amministrativa ed anche giudiziaria sull’iter di queste opere pubbliche incompiute, nonostante siano ampiamente scaduti i termini inizialmente previsti. Ad oggi nemmeno si riesce a comprendere come mai non siano ancora completati i lavori di “somma urgenza” del Tribunale di Avellino e perché essi siano stati “spezzettati” in più lotti. Ed in verità “ i lavori di somma urgenza” normalmente si eseguono per eliminare gli stati di pericolo e non già per opere di rifinitura, come è stato fatto per il Tribunale. Ma ho speranza che, con la prossima decadenza di alte cariche istituzionali, anche ad Avellino possa far visita quel famoso “giudice di Berlino”, atteso da molti per riportare ordine e legalità nella nostra città”.

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