Ospedali, Marrucci: tagli inaccettabili per l’Alta Irpinia

Ospedali, Marrucci: tagli inaccettabili per l’Alta Irpinia

Intervenuto in una nota, sulla questione dei nosocomi altirpini e del cronoprogramma in delibera del Commissario straordinario Florio, l’ex Delegato comunale del Forum dei Giovani di Sant’Angelo dei Lombardi Domenico Marrucci ha affermato: “Grave nonché inaccettabile perché spregiudicata la volontà in merito a queste scelte ovvero un taglio non certo di “tipo chirurgico” ma netto e drastico a tutto danno del fondamentale diritto alla salute e alle imprescindibili garanzie dell’assistenza e delle primarie cure così come sancito dai preordinanti principi costituzionali”.
Così in un primo passaggio aggiungendo poi: “fu proprio da una mia proposta che, in verità, con circa un migliaio di giovani accorsi in piazza – oltre alle sigle sindacali e ai tanti operatori del settore e a diversi amministratori compresi dirigenti di partito ed alcuni politici ivi invitati – si diede vita alla prima condivisa ed eclatante iniziativa con la quale si ruppe il silenzio e si cercò di porre al centro del dibattito non solo il complessivo e generale malessere delle nostre terre fin troppo mortificate da un ingiusto imperante egocentrismo dei grandi centri urbani e di quelle comunità già comunque maggiormente favorite, ma anche e nel particolare l’accento sull’ennesimo torto che si andava a subire”.
Ricordando in merito: “E dunque si inscenò un vero e proprio “funerale”, giustappunto, alla Sanità con tanto di carro funebre e feretro contenente lettere, messaggi e proposte scongiuranti quello che ad oggi, quale atto ultimo, si è invece concretamente consumato ovvero il definitivo “seppellimento” del principio della tutela e salvaguardia della vita stessa dei cittadini dell’Alta Irpinia”.
Incalzando nella Sua riflessione l’ex Presidente Domenico Marrucci ha evidenziato e mosso anche delle critiche: “Tale manifestazione, infatti, volle intendersi provocatoria al fine di scuotere l’animo civico delle comunità e dei riferimenti istituzionali e sociali aldilà delle sempre pungolate coscienze e richiamate sensibilità politiche auspicando, di fatto, il necessario scatto d’orgoglio carico di quella autentica ma assopita dignità delle nostre genti. A ciò seguirono riflessioni e reazioni con alcune di queste basate, paradossalmente e per certi versi in modo ridicolo, più sulla discussione delle forme adottate per protestare che per i fondamentali contenuti espressi e le proposte concretamente avanzate.
Qui, dunque, la delusione e preoccupazione più grande avendo allora nuovamente messo in luce ciò che ad oggi ancora si può ribadire quale problema maggiore e connesso a tutti gli altri ovvero la lacerazione profonda e forse insanabile nel nostro territorio del tessuto umano con l’incapacità ad essere protagonisti attraverso la piena consapevolezza dell’unica strada valida e percorribile chiamata “cittadinanza attiva””.
Proseguendo, quindi, in una vera e propria nonchè amara esternazione: “Un esempio di quanto affermato sono il silenzio e l’acquiescenza di questi ultimi mesi – come e soprattutto a Sant’Angelo dei Lombardi – seguiti ora da più appelli che, seppur normali o giusti, sono difficilmente considerabili ed utili alla risoluzione data l’inefficacia delle proposte per la loro non positiva tempestività e corrispondenza”. Ed infine concludendo: “Non sono giustificabili, però, neanche i “rinati usignoli” che da tempo ammutoliti o in personale ombra ora improvvisano, sul silenzio altrui definito “assordante”, canti che più che melodie armoniche risuonano come sgraziati e macabri versi da “sconci avvoltoi”, su una “carogna” che tale però non dovrebbe mai definirsi e/o considerarsi visti gli interessi in gioco. Non possono, giammai e per nessuna ragione, essere infatti la “salute” e la “vita” oggetto di deprecabili strumentalizzazioni; non devono essere, altresì, squallido mezzo di propaganda o rivalsa elettorale; non è accettabile, infine, “l’affossamento” quasi disegnato o più che apparentemente voluto di un’intera area territoriale prima buona all’uso indiscriminato di discariche, ora sotto accusa e punita con la scure nel campo del riordino della Sanità sempre per disastri altrui e domani forse sito definitivamente spopolato dove impiantare il nucleare. Ai posteri”.

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