Ospedale Bisaccia: parte lo sciopero della fame

Ospedale Bisaccia: parte lo sciopero della fame

BISACCIA – Ore 10.30 il sindaco di Bisaccia Salvatore Frullone abbraccia il suo collega di Sperone Salvatore Alaia arrivato presso la struttura altirpina per iniziare lo sciopero della fame a difesa dell’ospedale di Bisaccia che dal piano del sub commissario alla Sanità Zuccatelli viene praticamente soppresso. I due sindaci hanno dichiarato che lo sciopero della fame non conoscerà soste se non di fronte ad una convocazione del Presidente Caldoro dei sindaci che qualche giorno fa gli hanno avanzato una formale richiesta di incontro e se non di fronte ad atti concreti tramite i quali la Regione Campania si impegna a ridiscutere la questione del “Di Guglielmo” aprendo una discussione sul resto delle strutture in provincia di Avellino. “Siamo decisi ad andare fino in fondo – ha dichiarato il sindaco di Bisaccia – siamo stati cancellati da una decisione che riteniamo debba essere rivista radicalmente. Oltre dieci giorni fa abbiamo chiesto come sindaci dell’Alta Irpinia, tramite una lettera, un incontro al presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro ma nulla è accaduto. Neanche una telefonata di risposta e di attenzione”. Dello stesso avviso il sindaco di Sperone che annuncia: “La dignità della gente dell’Alta Irpinia, con la decisione di chiudere Bisaccia, è stata calpestata. Non posso permettere come rappresentante istituzionale di questa provincia che si possa consumare ancora uno scempio nei confronti dell’Irpinia. La politica regionale a questo punto dia segnali concreti. Per quanto mi riguarda credo che questa battaglia sia una battaglia di civiltà che non può vedere abbassare la guardia da parte di nessuno”. A dare man forte ai sindaci ci sono anche Daniele Santoli, vice sindaco di Bisaccia, e gli assessori bisaccesi Gerardo Di Pietro e Davide Trivelli. Tutti hanno aderito allo sciopero della fame.

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