Nasce ad Avellino il centro studi “Pace è Libertà”

E’ nato ad Avellino il centro studi Pace è Libertà. Ieri mattina (18 novembre 2011) i quattro soci fondatori:Armando Ruggiero (Presidente), Isacco Luongo, Gianluca Rocca e Angelantonio Storti, si sono incontrati presso lo studio legale dell’avvocato Antonella De Angelis. Successivamente hanno registrato ufficialmente statuto e simbolo: tre albatros stilizzati (uno verde, uno bianco e uno rosso) che volano paralleli su sfondo azzurro. Si tratta di un centro studi, senza scopo di lucro che si propone finalità di tipo culturali, divulgative, sociali, e di riflessione, per sensibilizzare l’opinione pubblica verso problematiche anche concrete, su temi quali: diritto, istituzione, riforme, innovazione, lavoro, e tante altre tematiche degne di nota e dibattito. Per esplicitare il modus operandi, obiettivi e finalità del centro studi, riportiamo alcuni brani tratti dallo statuto: Art.3 – “Noi riteniamo che, la Pace sia lo scopo, la sostanziale necessità, la più recondita e profonda esigenza di ogni individuo pensante e cosciente, e per tanto sia, lo status a cui tende la maggior elevazione intellettuale, intesa, così come lo è la vita, requisito inalienabile per la ricerca della felicità. senza di essa non v’è reale libertà, che non sia condizione e conseguenza d’altri impulsi… Una pace che non deriva da inerte passività, bensì frutto di prudente attività”. Da queste ed altre considerazioni prende il nome il centro studi “Pace è Libertà” abbreviato con l’acronimo [PèL]. L’idea nasce come risposta al disarmante senso di vuoto e di sfiducia verso l’attuale “sistema-Italia” che compie i suoi 150 anni d’unità nazionale, tra mille insidie e minacciata da tanti avvoltoi che non vedono l’ora di smembrarla e di far tornare noi tutti calpesti e derisi, e magari di nuovo divisi. Noi nel nostro piccolo gesto, che speriamo cresca con l’aiuto di tutti coloro che desiderano unirsi al progetto, con idee, proposte, mezzi e risorse, coltiviamo la fiducia e la speranza di una nuova stagione Giolittiana, che riporti la nostra provincia e il nostro paese sulla retta via che tuttora sembra smarrita e perduta, nei rivoli di tanti cavilli sorretti da cieca burocrazia. “Riteniamo fondamentale la riscoperta di un nuovo umanesimo solidale, che avendo ben presente il retaggio storico risorgimentale e post risorgimentale, miri ad un accrescimento culturale e ad un risveglio della coscienza collettiva”.

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