Moscati, ripristinato l’accesso al Pronto Soccorso. I non Covid-19 al Landolfi

Ieri notte, su disposizione d’urgenza della Direzione Medica di Presidio dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, a causa di un’affluenza straordinaria di ambulanze provenienti anche da altre province con a bordo persone con sintomatologia riconducibile al Covid-19, presso il Pronto Soccorso della Città Ospedaliera, è stato comunicato alla Centrale Operativa del 118 di trasportare, temporaneamente, in altre strutture ospedaliere i casi “sospetti”.

La misura adottata si è resa necessaria per evitare lunghe attese delle ambulanze davanti al Pronto Soccorso di Contrada Amoretta. Questa mattina, alla luce di mutate condizioni di affluenza, il provvedimento è stato revocato.

Inoltre, nonostante il personale in servizio presso la Centrale Operativa del 118 di Avellino si sia ridotto nel giro di pochi giorni perché diversi operatori sono risultati positivi al test Covid-19, il servizio è regolarmente attivo.

È già previsto un sistema di deviazione delle chiamate ad altre Centrali Operative regionali. La Direzione Strategica dell’Azienda “Moscati” ha provveduto, questa mattina, a una riorganizzazione delle attività per ottimizzare l’assistenza.

È stato disposto, con decorrenza immediata, che le Unità Operative di Medicina Interna e di Chirurgia Generale del P.O. “Landolfi” di Solofra siano destinate al ricovero di pazienti non Covid-19 provenienti dalla Città Ospedaliera; la temporanea disattivazione del Pronto Soccorso medico-chirurgico del P.O. “Landolfi”, fatta eccezione per il Pronto Soccorso Ostetrico, per  consentire agli operatori sanitari di supportare le attività assistenziali nelle altre Unità Operative.

Infine, è stato disposto il trasferimento dell’Unità Operativa Breast Unit dalla Città Ospedaliera al plesso “Landolfi”, dove sarà allocata nell’ambito dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale.

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