La Fai ricorda Franco Argenio: “Dalla sua morte nulla è cambiato”

“Domani ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell’amico lavoratore forestale, iscritto alla Fai Cisl IrpiniaSannio, Franco ARGENIO. Tutti lo ricordiamo per quello che era: un uomo sensibile, dedito alla famiglia, un gran lavoratore, sempre partecipe alle lotte sindacali per migliorare le proprie e le altrui condizioni di vita e di lavoro. La Famiglia lo ricorderà domani 15 novembre con una messa di suffragio che si terrà alle ore 18 presso la Chiesa Maria Santissima della Natività di Aie…

“Domani ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell’amico lavoratore forestale, iscritto alla Fai Cisl IrpiniaSannio, Franco ARGENIO. Tutti lo ricordiamo per quello che era: un uomo sensibile, dedito alla famiglia, un gran lavoratore, sempre partecipe alle lotte sindacali per migliorare le proprie e le altrui condizioni di vita e di lavoro. La Famiglia lo ricorderà domani 15 novembre con una messa di suffragio che si terrà alle ore 18 presso la Chiesa Maria Santissima della Natività di Aiello del Sabato (AV), noi tutti con una preghiera. Dobbiamo, purtroppo, constatare che dal quel giorno nulla è cambiato per i lavoratori idraulici forestali campani, anzi molto è peggiorato. Il disagio si è tramutato in rabbia, le mensilità arretrate sono passate da 16 a circa 28. Nulla è stato fatto per la riforma della legge regionale 11/96. Assistiamo ad una assenza totale della politica e delle istituzioni provinciali, regionali e nazionali su tutta quella che è la “vertenza forestazione”. Eppure in questi giorni il territorio italiano si sta sgretolando a causa delle forti piogge. L’opinione generale imputa la colpa del dissesto idrogeologico ai cambiamenti climatici e alla cementificazione selvaggia, nessuno parla della mancata manutenzione ordinaria delle nostre colline e montagne, nonostante negli ultimi decenni l’abbandono di queste aree ha portato ad un aumento del 10% del territorio forestale. Nessuno si accorge della grande incuria e dello stato di abbandono dei territori montani, ormai non vi è più differenza tra il bosco ed il sottobosco tanto da sembrare un tutt’uno. Le opere di manutenzione ordinaria di questi territori sono state abbandonate dalle Regioni, non vengono più eseguiti lavori di terrazzamento per evitare lo scivolamento repentino e incontrollabile delle acque piovane, di regimentazione dei canali, di taglio del sottobosco, di prevenzione agli incendi. Nel frattempo nei talk-show nazionali (vedi Arena di Giletti) per fare audience, si confonde la figura e la professionalità dell’operaio idraulico forestale con quella delle guardie forestali o dei rangers canadesi, puntando il dito sull’assistenzialismo (secondo le tesi dei più) degli addetti del settore forestale. Bisognerebbe spiegare a questi personaggi che i ranger, le guardie forestali hanno il compito (sia in Italia che in Canada) di guardiania, custodia, vigilanza del territorio. Gli operai Idraulici Forestali, invece, sono gli esecutori di quelle opere di buona progettazione nazionale e europea, volte alla salvaguardia e tutela di un grande patrimonio comune alla collettività: la montagna.
Nel frattempo il sindacato e gli operai forestali continuano le azioni di protesta:
ieri blocco della strade provinciale 90 da parte dei lavoratori forestali OTI e OTD della Comunità Montana Ufita di Ariano Irpino,
martedì 18 c.m. presidio dei lavoratori forestali Campani presso la sede della Regione Campania in Santa Lucia Napoli
sabato 29 c.m. i lavoratori forestali parteciperanno in massa alla manifestazione unitaria Nazionale a Roma per sostenere la programmazione e pianificazione di una seria ed efficace gestione idrogeologica del nostro Paese per evitare altre vittime dei disastri ambientali anche attraverso:
la promozione di una forestazione produttiva e sostenibile, con finalità protettive e preventive che confermi e rafforzi gli attuali livelli occupazionali,
il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori forestali scaduto da 23 mesi,
la certezza dei finanziamenti per garantire il futuro occupazionale del settore”. Così Raffaele Tangredi segretario della Fai Cisl IrpiniaSannio.

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