Isochimica, Foglia: dovrà avere destinazione industriale

“In merito alla vicenda Isochimica e al comunicato stampa diffuso dalla società Eurokomet, che si propone per l’acquisto dell’area, credo sia opportuno fare un po’ di chiarezza”. E’ quanto afferma il presidente dell’Asi Pietro Foglia. La proprietà dell’intero complesso, che il curatore fallimentare intende mettere al pubblico incanto, è materia di un lungo contenzioso tra lo stesso curatore e l’ASI che ha da tempo avviato l’iter per la riacquisizione al proprio patrimonio dell’intero lotto industriale.
La querelle è ferma due anni fa, in particolare al mese di dicembre, quando il TAR ha accolto la sospensiva richiesta dal curatore, al sol fine di consentire le operazioni di bonifica da amianto a quei tempi già in atto. Nulla fu detto allora, né è stato sentenziato in seguito, in merito alla legittimità della richiesta di riacquisizione che l’ente da me presieduto porta avanti in virtù dell’art. 63 della legge 448 del 98 che consente ai Consorzi per lo Sviluppo Industriale di riacquisire gli stabilimenti dimessi.
Stando così le cose appare quanto mai inopportuna e fuori luogo l’iniziativa della società Eurokomet , che come se nulla fosse si candida tra i possibili acquirenti con l’intento, ormai smascherato, di mettere in atto una grande speculazione, forte del sostegno che ha trovato in alcuni ambienti degli enti territoriali. Nel dettaglio poi delle iniziative che la società del Signor De Lisa intende realizzare nell’area ex Isochimica va ricordato che il nuovo Piano Regolatore del Comune di Avellino ha riconfermato la destinazione industriale dell’area, per cui non sta né in cielo né in terra la proposta Eurokomet che prevede, nell’area in questione, la realizzazione di fiera o mercati.
In merito poi alle operazioni di bonifica vanno denunciati gravi ritardi . L’Amministrazione Comunale aveva garantito che sarebbero terminate sei mesi dopo la data d’inizio, ma stiamo ancora aspettando il certificato di fine lavori.
La Eurokomet, responsabile della bonifica, anziché avanzare pretese che lasciano il tempo che trovano, farebbe meglio a preoccuparsi di portare a termine l’intervento. Detto questo non resta che aspettare, in merito al contenzioso, la pronuncia del Consiglio di Stato, prevista per gennaio. I nostri legali sono pronti a tutelare i diritti dell’Ente in ogni sede. Nell’attesa – conclude Foglia – ogni altra iniziativa non merita neanche di essere presa in considerazione”.

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