Funzione Pubblica CGIL lancia l’allarme sul futuro del Landolfi

Funzione Pubblica CGIL lancia l’allarme sul futuro del Landolfi

Una volta in estate i tormentoni erano canori, ma come tutti sappiamo tempi nuovi su di noi, ed ecco che ci ritroviamo con un altro tipo di tormentone. Dopo aver scongiurato una serie di chiacchiere minacciose sulla chiusura del P.O. Landolfi di Solofra, del suo reparto di Ginecologia, la politica si mette a riposo e dimentica del fatto che il piano Zuccatelli è stato bocciato perché troppo “tenero” si gode la calda estate che sta arrivando. In realtà per cittadini e personale della ASL, in particolare di alcune U.O. del Landolfi questa estate sarà molto più calda di quella imposta dalla nostra atmosfera “malata”. Dicevamo il tormentone estivo, da un po’ di tempo per i dipendenti e per la CGIL della ASL, la crisi estiva. Questo perché in sanità dovrebbe regnare una ferrea programmazione, un utilizzo di protocolli specifici, studiati e validati, soprattutto in virtù delle emergenze, comprese quelle estive. Ciò non vale probabilmente in regione Campania (poi ci meravigliamo se siamo in deficit) ed in particolare al P.O. Landolfi, dove l’unico protocollo riconosciuto e validato in vigore da anni ormai è uno solo: ARRANGIATEVI.
Ciò è rivolto a Dipendenti, Sindacati, Cittadini. A fronte di carenze di organico evidenziate in maniera critica e a volte clamorosa dalla CGIL, la risposta dei vari centri di responsabilità di fatto a tanto si è limitata. Oggi ci apprestiamo a vivere appunto un’altra calda estate perché:
1)Nella U.O.C. di medicina e Nefrologia si sono appena avviati i lavori di installazione dell’impianto di climatizzazione (finiranno a settembre…?)
2)La direzione di P.O. ha organizzato autonomamente un “piano estivo” che come già le abbiamo illustrato potrebbe potare al collasso definitivo di molte attività critiche del P.O. (prima fra tutte la U.O.C. di Medicina e Nefrologia)
3)Di fatto è stato impedito con precettazioni immotivate al personale di protestare con lo sciopero, unica arma di dissenso dei lavoratori
4)Nelle stanze dei bottoni l’obiettivo è evitare la chiusura degli ospedali, senza minimamente considerare quello che richiede il tenerli aperti, primo fra tutti personale, attrezzature e capacità organizzative. Probabilmente perché mentre i primi due sono complicati da ottenere, le capacità organizzative in realtà sono state sostituite da altro, che in regione Campania abbonda: Necessità di sistemare qualche dirigente.
A fronte di ciò la CGIL si è già attivata, nonostante la Calda Stagione, per cercare di salvaguardare i diritti dei Cittadini, dei Lavoratori e del Buon Senso, al più presto si attiverà un’assemblea dei lavoratori del P.O. Landolfi, mentre contemporaneamente si aggiungeranno alle iniziative legali già in atto, tutte quelle richieste.

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