Flusso Migranti, Preziosi: “La rete territoriale deve fare di più”

AVELLINO – La capacità di fare rete sul territorio può essere determinante per la qualità dell’accoglienza dei Migranti, che arrivano nel territorio irpino dopo lunghi, rischiosi e inimmaginabili viaggi che probabilmente si sarebbero risparmiati se non in fuga da guerre e disastri umanitari, nella speranza di una vita normale”. E’ quanto afferma Vincenza Preziosi, segretario organizzativo della Uil di Avellino e Benevento. …

AVELLINO – La capacità di fare rete sul territorio può essere determinante per la qualità dell’accoglienza dei Migranti, che arrivano nel territorio irpino dopo lunghi, rischiosi e inimmaginabili viaggi che probabilmente si sarebbero risparmiati se non in fuga da guerre e disastri umanitari, nella speranza di una vita normale”. E’ quanto afferma Vincenza Preziosi, segretario organizzativo della Uil di Avellino e Benevento.
“Il complesso della macchina dell’accoglienza – prosegue – ha tutte le caratteristiche delle iniziative imminenti rivolte a eventi eccezionali ed emergenziali, ed è esattamente in questo quadro che bisogna calarsi per valutare ogni aspetto anche delle carenze che sicuramente sono e saranno presenti, proprio perché si deve con immediatezza rispondere a flussi che non possono essere regolati e preordinati. La capacità del territorio di mostrare la faccia sana di una comunità, che ha saputo trovare le energie per reagire dalla drammatica emergenza dell’80’, deve tornare ad essere il segno distintivo dell’accoglienza e della solidarietà di un popolo.
Nel corso di diversi incontri, opportunamente convocati dalla Prefettura di Avellino, si sono affrontati i temi dell’emergenza, ma ad avviso della Uil l’accoglienza prima e l’integrazione poi richiedono l’attivazione di un sistema di sussidiarietà orizzontale che deve necessariamente superare ogni divisione per costruire un sistema che supporti e sostenga le procedure di accoglienza definite, con iniziative che puntino all’inserimento culturale e sociale degli ospiti, attraverso il coinvolgimento di Associazioni, Enti e imprese che possono costituire il valore aggiunto per un percorso di integrazione che avvicini anche i cittadini, altrimenti condizionati da presenze ritenute inconsuete e nuove.
A tal proposito nell’ultimo incontro in Prefettura la UIL ha presentato un progetto volto a mettere in rete le competenze tra tutti gli attori che a vario titolo sono investiti dal problema. A nostro avviso occorre attivare delle azioni positive di risposta al fenomeno che vanno dal supporto alle attività di accoglienza al sostegno psicologico e legale; ad attività di integrazione volta a percorsi d’inserimento lavorativo e formativo e di utilità sociale al sostegno sanitario e raccolta farmaci.
Crediamo che il supporto all’accoglienza mediante il censimento di strutture idonee presenti sul territorio e che presentino caratteristiche volte a garantire l’ospitalità dei migranti soprattutto in vista del periodo invernale e la rilevazione di dati comunali riferiti alla disponibilità di strutture pubbliche che possono essere adibite sia all’accoglienza che a luoghi di aggregazione possano garantire ai migranti un’adeguata struttura alloggiativa. Inoltre attraverso l’attivazione di laboratori esperenziali di arte e mestieri e laboratori green si possono definire concreti percorsi di integrazione territoriale. Infine promuovere e facilitare la realizzazione di attività di sensibilizzazione e di informazione al fine di prevenire l’insorgere di fenomeni di rifiuto o di isolamento dei beneficiari rappresenta uno strumento di inclusione sociale volto a contrastare episodi xnofobi.
Il progetto con la messa in rete delle competenze di ciascun partner, ognuno per la propria sfera di azione è volto a canalizzare ogni risorsa economica nella visione di uno sviluppo e di integrazione della persona, evitando un assistenzialismo fine a se stesso”, conclude la Preziosi.

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